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Sito archeologico di Delfi
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===Dal 1903 a oggi=== Nel 1903 si inaugurò a Delfi l’epoca della cosiddetta seconda generazione di archeologi, chiamata così poiché successiva a la Grande Fouille, che per circa trent’anni fece diventare Delfi un centro di ricerca e studio sia per greci che per stranieri. Risalgono a questo periodo gli eventi organizzati dal poeta Angelos Sikelianos e sua moglie, Eva Palmer; gli eventi puntavano a far rivivere Delfi come centro culturale e riuscirono a far tornare il luogo un centro musicale e di spettacolo, anche grazie a rappresentazioni teatrali di ispirazione antica. <ref>Elena C. Partida, ''[http://odysseus.culture.gr/h/3/eh351.jsp?obj_id=2507 History]'', ''Hellenic Culture Organization, Ministry of Culture and Sports | Delphi'', Mpoumpoulinas 20, Athina 106 82, Grecia, 2012.</ref>. Tali eventi presero il nome di Festival Delfici. Vennero anche iniziati i lavori per un nuovo museo, le cui mostre avrebbero dovuto rispecchiare l’approccio ai reperti della seconda generazione, che criticava l’importanza che la prima generazione aveva dato all’architettura a scapito delle arti minori e plastiche. Il museo, costruito tra il 1935 e il 1938, ospitò una nuova esposizione dei reperti nel 1939, anno in cui si concluse la seconda generazione di scavi. Questa mostra, però, non venne mai aperta al pubblico a causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Il museo chiuse fino al 1950 e molte opere, tra cui l’Auriga, furono spostate temporaneamente ad Atene. Nel 1956 iniziò una nuova fase. Il museo aveva riaperto al pubblico da sei anni e la necessità di ampliarlo si faceva sempre più impellente. La ristrutturazione fu affidata all’architetto Patroclos Karantinos. Il museo riaprì infine nel 1961 ed è tutt’ora visitabile. A un secolo esatto dalla sua inaugurazione, è stata tenuta una nuova mostra per valorizzare alcuni tra i reperti più importanti e verificare la compatibilità tra l’approccio del museo ai reperti e i risultati degli studi recenti svolti su essi. <ref>Ephorate of Antiquities of Phocis, ''[https://delphi.culture.gr/archaelogical-site/excavations/ DELPHI MUSEUM HISTORY]'', ''The Archaelogical Site of Delphi'', Delfi, Grecia, 2020.</ref>
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