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Street art
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== Le tecniche == === Lo stencil === L’utilizzo dello stencil avviene tramite una mascherina ritagliata che lascia scoperte le aree da verniciare e permette di ripetere facilmente lo stesso soggetto più volte. Questa pratica è la più diffusa ed è apprezzata per la sua rapidità d’uso. Lo stencil è usato da molti artisti come Shepard Fairey, ma soprattutto Banksy. L'arte dello stencil ha origini antiche, riconducibili all'uso delle mani come stampi nelle grotte preistoriche. Questa tecnica artistica era praticata anche nell'antichità in civiltà come quella cinese e quella egizia; si è poi diffusa in Europa durante il periodo medievale, venendo usata per abbellire le pareti di chiese e residenze regali. Nel corso del ventesimo secolo, lo stencil e altre tecniche simili hanno acquisito un ruolo chiave nella propagazione di simboli e motti di gruppi che si opponevano al potere costituito, in particolare studenti e lavoratori.<ref> Dogheria, ''Street Art'', pp. 99-100.</ref>. === Gli sticker === Gli sticker rappresentano una forma di street art in formato ridotto: sono piccoli adesivi ideati da artisti e ordinati attraverso piattaforme specializzate. Generalmente vengono apposti su diverse superfici urbane: per esempio, cartelli stradali, pali, cassette postali, cabine telefoniche e muri. Originariamente concepiti per diffondere slogan, gli sticker hanno assunto successivamente finalità ludico-creative.<ref> Dogheria, ''Street Art'', p. 119.</ref> A partire dal 1989, Shepard Fairey diffuse numerosi sticker accompagnati dalla scritta ''Obey'' (obbedisci), che divenne in seguito il suo nome d'arte. Con questi sticker, diffusi come parte di una campagna chiamata ''André the Giant has a Posse'', riuscì a diffondere rapidamente la produzione di adesivi.<ref>Dogheria, ''Street Art'', p 121.</ref> === I poster === Il poster (o manifesto, ''wheat paste'', ''paste-up'') è generalmente un foglio di carta o cartoncino che viene riprodotto in più modalità: dai manifesti tipografici a quelli serigrafici, creati manualmente in un buon numero di riproduzioni, fino ai pezzi unici, di dimensioni tali da ricoprire le facciate di interi edifici. Questa pratica offre anche la possibilità di trasmettere messaggi visivi e concettuali, diventando così un mezzo versatile di espressione artistica e di comunicazione<ref>Dogheria, ''Street Art'', p. 129.</ref>. Già Egizi, Greci e Romani utilizzavano il papiro per realizzare volantini e poster. === I murales === I murales, riconosciuti come simbolo supremo della street art, sono opere d'arte pittoriche realizzate su una parete o superficie e caratterizzate dalla loro efficace relazione con l'ambiente. Il successo dei murales è strettamente legato alla capacità dell'artista di interagire con le peculiarità del luogo, considerando le imperfezioni, le aperture (finestre o altri elementi architettonici) e la superficie disponibile. Spesso, gli street artist iniziano con un'istantaneità creativa, dando vita a uno schizzo spontaneo che successivamente sviluppano in composizioni grafiche più complesse. Per facilitare l’operazione di dipingere su grandi superfici, alcuni artisti utilizzano delle quadrettature o dei cartoni per impostare il disegno preparatorio sul loro supporto. Altri, invece, dipingono direttamente sul muro<ref> Dogheria, '' Street Art'', p. 153.</ref>. Nonostante i murales siano concepiti per il pubblico, la loro realizzazione spesso avviene illegalmente, di notte, poiché gli artisti devono affrontare la sfida delle normative sulla proprietà privata. Tuttavia, sempre più frequentemente, le amministrazioni pubbliche autorizzano e promuovono tali interventi, integrandoli in progetti di riqualificazione urbana mirati a valorizzare specifici siti o addirittura interi quartieri. Un esempio notevole di questa tendenza si è manifestato a Roma nel periodo 2014-2015, quando nella stazione Spagna della metropolitana è stata organizzata una serie di interventi di street art. Questa iniziativa ha portato alla realizzazione di venti murales, contribuendo significativamente a trasformare lo spazio urbano e ad arricchire la città con opere di artisti internazionali<ref> Dogheria, '' Street Art'', p. 159.</ref>. === Urban Art === Rientra nella street art il fenomeno delle installazioni urbane, opere d'arte che abbracciano lo spazio tridimensionale degli ambienti urbani attraverso la disposizione di oggetti, sculture, elementi interattivi che si discostano dalle modalità espressive quali lo stencil, i murales, gli sticker e i poster. Le installazioni urbane, al contrario delle opere più convenzionali, spesso coinvolgono lo spettatore in modo più diretto, incoraggiando l'interazione fisica e concettuale con l'ambiente circostante. Inoltre, possono essere effimere o permanenti a seconda delle intenzioni dell'artista o delle dinamiche della città che le ospita<ref>Dogheria, '' Street Art'', p. 203.</ref> . Questa forma di espressione artistica si presta a una vasta gamma di stili e approcci, permettendo agli artisti di trasformare gli spazi urbani in veri e propri palcoscenici creativi. Le installazioni urbane possono essere ispirate da temi sociali, politici, ambientali o semplicemente dalla volontà di suscitare riflessioni ed emozioni nel pubblico. Un esempio celebre è l'opera di Banksy in Palestina nota come "The Walled Off Hotel", un hotel che è stato costruito in gran segreto e che combina in sé arte, politica e ospitalità. Le installazioni urbane rappresentano una dimensione dinamica della street art, aggiungendo profondità e interattività al paesaggio urbano e offrendo agli artisti l'opportunità di esplorare nuove forme di espressione e di coinvolgere la comunità in un dialogo visivo<ref>[https://www.veraclasse.it/viaggi/walled-off-hotel-banksy-palestina_51942/ Federica Ferrara, ''The Walled Off l’hotel ideato da Banksy in Palestina''].</ref> .
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