L'arte della guerra: differenze tra le versioni

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'''L’arte della guerra''' è un antico trattato di strategia militare cinese che venne messo in forma scritta da un gruppo di generali della Cina settentrionale fra il IV e il V secolo a.C. È utile per affrontare i problemi della vita, come negli affari, per chi vuole battere la concorrenza, nella guerra e nello sport. Aiuta a scegliere le nostre battaglie e identificare il momento più adatto per agire e pianificare delle strategie.
''L’arte della guerra'' è un antico trattato di strategia militare cinese. Tradizionalmente, l'opera viene attribuita al generale Sun Tzu; probabilmente, però, fu messa in forma scritta da un gruppo di generali della Cina settentrionale fra il IV e il V secolo a.C., all'inizio del periodo detto "degli stati combattenti".<ref>https://www.britannica.com/biography/Sunzi.</ref> È considerata il più antico e importante trattato cinese di argomento militare.


== '''Biografia'''==
Nel mondo contemporaneo, il trattato ha conosciuto molta fortuna in diversi ambiti e viene spesso indicato come un'opera utile per affrontare i problemi della vita, degli affari o dello sport.
Sun Tzu fu un personaggio storico realmente esistito vissuto tra il VI e il V secolo a. C. fu sia un generale che uno stratega. Oltre che ad essere l’autore del famoso trattato ''L’arte della guerra'' venne conosciuto anche come contemporaneo del filosofo '''Confucio'''<ref> '''Confucio''' fu un grande maestro e filosofo della Cina antica, è il padre del Confucianesimo. https://www.treccani.it/enciclopedia/confucio-e-il-confucianesimo_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/ </ref>.
Nacque in Cina nel 544 a.C, nello Stato di Qi, proveniva da una famiglia di origine aristocratica militare e in base a degli studi sembra che abbia appreso le tecniche della guerra dal nonno, nel periodo in cui regnava la '''dinastia Zhou''', sotto la quale la Cina era devastata da una lotta costante tra i diversi principati e non c’era alcuna unità centralizzata.  


È possibile ritenere che Sun Tzu si sia trasferito al Sud del paese nel 517 a. C (periodo conosciuto come '''periodo degli stati combattenti''') stabilendosi nello Stato di Wu assumendosi la carica di generale.
== Rapporto con Sun Tzu==
Grazie ai suoi principi sulla guerra, dunque alla sua filosofia, affrontò e vinse molte battaglie  contro eserciti sia più potenti che più numerosi del suo, andando a dimostrate che la dimensione e la forza del proprio esercito non è importante bensì, l’unica cosa che conta e che ne va a determinare la vittoria o la sconfitta, è la '''strategia''' che viene applicata sul campo di battaglia. Infatti una delle caratteristiche principali del trattato è che è stato scritto dal punto di vista del perdente e non dal punto di vista del vincitore.
Sun Tzu fu un personaggio storico realmente esistito vissuto tra il VI e il V secolo a. C.,  contemporaneo del filosofo Confucio. Nato in Cina forse nel 544 a.C, nello Stato di Qi, proveniva da una famiglia di origine aristocratica militare e può avere appreso le tecniche della guerra dal nonno, nel periodo in cui regnava la dinastia Zhou, sotto la quale la Cina era devastata da una lotta costante tra i diversi principati e non c’era alcuna unità centralizzata.


== '''Origini''' ==
Tradizionalmente si ritiene che Sun Tzu si sia trasferito al Sud del paese nel 517 a. C. stabilendosi nello Stato di Wu e assumendo la carica di generale. Grazie ai suoi principi sulla guerra, dunque alla sua filosofia, affrontò e vinse molte battaglie contro eserciti sia più potenti che più numerosi del suo, dimostrando che un fattore importante per determinare la vittoria o la sconfitta è la '''strategia''' che viene applicata sul campo di battaglia. Infatti una delle caratteristiche principali del trattato è che è stato scritto dal punto di vista del perdente e non dal punto di vista del vincitore.<ref>
Questo scritto, conosciuto anche come il nome dell’autore Sun Tzu, è  il più famoso, antico e classico testo militare cinese che sia mai esistito. Nacque dagli insegnamenti di Sun Tzu che vennero tramandati per generazioni sia all’interno della sua famiglia che all’interno di un piccolo gruppo di allievi militari. Queste strategie con il passare del tempo vennero riviste che diffuse in maniera sempre più ampia fino a quando il testo originario non venne rivisto da un suo famoso discendente '''Sun Pin''' (come si presuppone)<ref> '''Sun Pin''' fu un generale e stratega cinese morto nel 316 a.C. scrisse “Metodi Militari” https://it.wikiquote.org/wiki/Sun_Pin.</ref>.
https://lamenteemeravigliosa.it/sun-tzu-biografia-di-uno-stratega/.</ref>
 
== Origini==
''L'arte della guerra'' nacque forse dagli insegnamenti di Sun Tzu che vennero tramandati per generazioni all’interno della sua famiglia o di un piccolo gruppo di allievi militari. Queste strategie con il passare del tempo vennero rielaborate e diffuse in maniera sempre più ampia fino a quando il testo originario non venne rivisto da un suo famoso discendente, Sun Pin, (come si presuppone), che ne utilizzò larghe porzioni nella redazione dei suoi ''Metodi Militari''.


=== L'elaborazione delle tattiche ===
=== L'elaborazione delle tattiche ===
La maggior parte del territorio in cui viveva Sun Tzu era occupato da una pianura alluvionale formata dal '''fiume Yangtze'''<ref> '''Fiume Yangtze''': detto anche fiume Azzurro</ref> e qualche piccola collina, mentre il 15%  della sua regione era formata da un insieme di laghi, acquitrini, fiumi e paludi che vennero considerati, dal punto di vista militare, come degli ostacoli ma non dal punto di vista di Sun Tzu che li reputò come delle ispirazioni, che lo andarono a stimolare e ad elaborare tutte le sue tattiche basate sulle diverse configurazioni del terreno.
La maggior parte del territorio in cui viveva Sun Tzu era occupato da una pianura alluvionale formata dal fiume Yangtze e qualche piccola collina. Il 15%  della regione era formata da un insieme di laghi, acquitrini, fiumi e paludi. Questi, dal punto di vista militare, erano considerati degli ostacoli; Sun Tzu li vide invece come ispirazioni, che lo spinsero a elaborare diverse tattiche basate sulle diverse configurazioni del terreno.<ref>https://www.pensierocritico.eu/sun-tzu-tra-strategia-e-tattica.html.</ref>
 
== '''Traduzioni''' ==
In Occidente questo scritto fu tradotto sia in francese, pubblicato nel 1772 dal gesuita <ref> '''Gesuita''':
Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù. https://www.treccani.it/vocabolario/gesuita/'''</ref> '''Jean Joseph Marie Amiot''' <ref> '''Jean Joseph Marie Amiot''' fu un gesuita missionario in Cina, nato a Tolone l'8 febbraio 1718, morto a Pechino fra l'8 e il 9 ottobre 1793. https://www.britannica.com/biography/Jean-Joseph-Marie-Amiot</ref>, sia in inglese, ma solo parzialmente, da un '''ufficiale britannico''' <ref> '''Lionel Giles''' (ufficiale britannico) fu un orientalista, scrittore e filosofo 1875 – 1958. https://www.wikiwand.com/it/Lionel_Giles</ref> nel 1905 col titolo ''The book of the War'', la prima versione integrale fu compiuta nel 1910.
 
Il Sun Tzu divenne famoso solo negli ultimi Cinquant’anni, per il fatto che è molto breve e dispone di diversi principi che tutt’oggi sono ancora utili, perché ci insegnano come affrontare qualunque conflitto a cui ci sottoponiamo sconfiggendo così il nostro nemico senza necessariamente combattere.
 
=== Traduzione inglese ===
La traduzione inglese cerca di rendere questo libro evocativo per il lettore occidentale in modo tale da fare avere lo stesso effetto che aveva il testo in lingua originale sui guerrieri cinesi. Durante la traduzione è stato possibile notare che il cinese classico, rispetto alla lingua moderna, viene letto in maniera più lenta a causa della presenza dei dialetti. La maggior parte del testo è composta da frasi contenenti quattro parole visto che viene usata una rima, che nella traduzione di questo libro viene indicata con il simbolo '''~'''. Non è stato neanche possibile riprodurre tutte le particolarità che sono presenti nella lingua occidentale, ma è stato possibile utilizzare degli schemi e persino delle convenzioni della poesia inglese per trasmettere l’effetto che provoca il testo originale, mantenendo integra la sua logica, come ad esempio la rima del terzo capitolo che recita:
Se chi è in minoranza persevera, ~
 
Determina la vittoria di un nemico più numeroso. ~
 
Questo va a significare che, se insistiamo a combattere un avversario più forte, egli ci sconfiggerà.


Nel 1972 i traduttori furono aiutati da un manoscritto del Sun Tzu riportato sul bambù  verso gli inizi del II secolo a. C, per facilitarne così la traduzione.
== Traduzioni ==


Dal manoscritto è possibile notare la differenza dello stile che è molto più duro e molto più vicino alla traduzione orale, la sua logica militare è molto più profonda rispetto ai testi standard, proprio perché
=== Traduzione inglese del 2001 ===
questa traduzione si basa quasi solo sul testo del Sun Tzu e sulla conoscenza degli Stati combattenti della Cina.
Una traduzione moderna in inglese è stata realizzata nel 2001 dal gruppo di traduzione Denma; questa traduzione è stata usata per la traduzione italiana pubblicata da Mondadori nel 2003.
Il cinese classico, rispetto alla lingua moderna, è di lettura più lenta. La maggior parte del testo è composta da frasi di quattro parole, che alternano con costruzioni più libere a volte viene usata la rima (che nella traduzione viene indicata con il simbolo '''~'''). La traduzione non ha quindi cercato di riprodurre tutte le caratteristiche dell'originale ma ha tentato di usare le convenzioni dell'inglese per riprodurre alcuni effetti.


== '''Trama''' ==
Per il testo, i traduttori si sono affidati a un manoscritto dell'inizio del II secolo a.C. Questo manoscritto viene considerato particolarmente vicino alla tradizione orale e mostra una logica militare più profonda rispetto ai testi standard. I traduttori hanno invece evitato di fare riferimenti più tardi.<ref> Sun Tzu, ''L'arte della guerra'', Milano, Mondadori, 2021, pp. XXI-XXII. </ref>
Il Sun Tzu in insegna come gestire in modo corretto ed efficace un conflitto senza aggredire nessuno, le sue strategie possono essere applicate non solo  in ambiente militare, ma a chiunque cerchi di evitare qualunque tipologia di conflitto evitando l’aggressione. Questo scritto parte da una verità piuttosto comune: Il conflitto è una parte integrante della vita umana che si trova ovunque, sia dentro che intorno a noi certe volte è possibile evitarlo ma altre è necessario affrontarlo in modo diretto.


Per gestire un conflitto è necessario prima partire dalla conoscenza di noi stessi e degli altri, per esempio, come quando una madre cerca di fare addormentare il proprio figlio che non vuole andare a dormire.  
=== Il gruppo di traduzione Denma ===
La conoscenza di noi stessi parte prima dalla conoscenza della nostra mente per poi passare alla consapevolezza di quali siano le nostre forze quando sono al massimo, di conseguenza è necessario anche conoscere l’altra persona in modo tale da catturare la sua attenzione.  
Il gruppo di traduzione Denma è composto da Kidder Smith, James Gimian, Hudson Shotwell, Grant MacLean, Barry Boyce e Suzann Duquette. I partecipanti hanno collaborato a questa traduzione per circa dieci anni.  Kidder Smith e James Gimian hanno rivisto il libro in qualità di redattori e hanno scritto i saggi e il commentario. Hudson Shotwell, Grant MacLean e Barry Boyce hanno contribuito a questo scritto in diversi modi.
Per la traduzione si sono basati sulla tipologia di materiale che si trova sul sito https://www.rulesofvictory.com/.


Per imparare a gestire in modo diretto un conflitto è necessario  saperlo controllare all’interno del nostro habitat senza ignorarlo oppure arrendersi. Per imparare a comprendere e assorbire bene tutti gli insegnamenti, essendo un libro vecchio e lontano dal nostro modo di pensare viene proposto l’esempio del '''saggio comandante''' <ref> '''Il saggio comandante''' Incarna la vecchia visione del testo. Testo di riferimento </ref> a cui Sun Tzu si rivolge, facendo capire che ognuna delle sue qualità è presente in ognuno di noi e per riconoscerle basta individuare tutte quelle persone che mantengono un’aura tranquilla intorno a se, oppure che sono pieni di infinite risorse, dunque per cercare la fonte di potere del saggio comandante è necessario solamente essere se stessi e a nostro agio con la nostra identità e più la persona è rilassata maggiore sarà il potere che manifesta.
Il nome Denma è stato ripreso da Denma, un generale di Gesar di Ling, guerriero del Tibet. Il gruppo di traduzione Denma si è formato nel 1991 per la traduzione del ''Sun Tzu'', ma i membri del gruppo avevano già studiato l'opera per un decennio. Tutti loro praticavano una disciplina chiamata Dorje Kasung, che attinge alle tradizioni del buddhismo tibetano e ad alcune forme delle tradizioni militari occidentali.
La frase “conquistare intero e intatto il nemico” che viene molto ripetuta nel libro, è molto importante perché in uno scontro si deve essere in grado di lasciare intatte sia le nostre risorse che quelle dell’avversario, lasciando così in vita un qualcosa su cui poter costruire, visto che la distruzione lascia solamente la scia del caos sia per gli sconfitti che per il conquistatore, dunque è necessario capire che la vera vittoria non sta nel conquistare solamente il nemico andando a distruggere tutto, ma una vera vittoria sta nel rispettare l’umanità del nemico andando così a evitare un ulteriore conflitto.
Il termine conquistare non si riferisce all’uso della forza per far vedere chi è il più forte, ma bensì nel cercare di preservare alcune potenzialità cercando così di non escludere nessuna possibilità, compreso il benessere degli altri portando così alla vittoria senza aver sprecato delle risorse in modo inutile.  


== '''Struttura''' ==
Il ''Sun Tzu'' costituiva il materiale di studio ideale per questa disciplina, come dimostrava il concetto di conquistare intero e intatto il nemico e di vincere senza combattere. La disciplina Dorje Kasung e ''L'arte della guerra'' rappresentano due discipline molto diverse tra loro, ma entrambe condividono il punto di vista che la vera vittoria è una vittoria sull'aggressione.<ref>Sun Tzu, ''L'arte della guerra'', Milano, Mondadori, 2021, pp. XXV-XXVI.</ref>
=== Testo originale ===
È composto da tredici capitoli, di cui; il primo capitolo tratta delle valutazioni strategiche, ed è rivolto al sovrano; il secondo parla delle operazioni belliche; il terzo della strategia di attacco; il quarto della forma; il quinto del concetto fondamentale dello Shih; il sesto del pieno e del vuoto; il settimo dello scontro armato; l’ottavo delle nove trasformazioni; il nono delle manovre; il decimo delle forme del terreno; l’undicesimo dei nove terreni; il dodicesimo dell’attacco col fuoco e il tredicesimo dello spionaggio.


=== Testo di riferimento ===
== Contenuti ==
Secondo il trattato, la gestione di un conflitto inizia dalla conoscenza di noi stessi e degli altri. La conoscenza di sé comprende la consapevolezza di quali siano le nostre forze quando sono al massimo, mentre per conoscere l’altro è necessario catturare la sua attenzione. È quindi necessario imparare a gestire direttamente il conflitto sia nel proprio ambiente, senza ignorarlo, che al di fuori.


Viene suddiviso in tre parti:
Per imparare a comprendere tutti gli insegnamenti viene proposto l’esempio del saggio comandante, il generale a cui Sun Tzu si rivolge incarnando la visione del testo permettendo di conoscere tutte le sue attività, facendo capire che ognuna delle sue qualità è presente in chiunque.


Prima parte:
La frase “conquistare intero e intatto il nemico” che viene molto ripetuta nel testo, significa che per gestire uno scontro è necessario lasciare intatte sia le nostre risorse che quelle dell’avversario, lasciando qualcosa su cui poter costruire.


Nella prima parte vengono elencati e spiegati tutti e tredici capitoli presenti nel trattato originario.
Il termine "conquistare" non si riferisce all’uso della forza, ma al cercare di preservare alcune potenzialità cercando di non escludere nessuna possibilità, compreso il benessere degli altri senza dover sprecare delle risorse inutilmente.
<ref>Sun Tzu, ''L'arte della guerra'', Milano, Mondadori, 2021, pp. VI-VII-VIII-XII.</ref>


Seconda parte:
Uno dei temi principali dell'opera è che la condotta della guerra si basa sull’inganno, ovvero sul tenere una condotta opposta alle proprie reali intenzioni.<ref>https://www.thewisemagazine.it/2018/11/10/larte-della-guerra-di-sun-tzu-un-classico-degli-studi-strategici/.</ref>


Viene rivelato il metodo per sconfiggere il nemico, capendo prima sia la terminologia che il significato del trattato entrando così nella sua logica. Per questo vengono richiamati tre saggi, il primo spiega come il Sun Tzu consideri il mondo un insieme unitario, il secondo saggio descrive la sua persona andando a creare un'immagine della saggezza mentre l'ultimo saggio fa riferimento al collegamento con la tradizione facendoci capire che i suoi insegnamenti non si sono estinti.  
== Struttura ==
L'edizione presenta tre parti. Nella prima parte vengono elencati e spiegati tutti e tredici capitoli presenti nel trattato originario.  


Terza parte:
Nella seconda parte viene rivelato il metodo per sconfiggere il nemico, e per questo vengono richiamati tre saggi. Il primo spiega come il Sun Tzu consideri il mondo un insieme unitario, il secondo descrive la sua persona andando a creare un'immagine della saggezza, mentre l'ultimo fa riferimento al collegamento con la tradizione facendo capire che i suoi insegnamenti sono tutt'oggi estinti.


Viene presentato un commentario ricco di informazioni per riflettere sul Sun Tzu.
Nella terza parte viene presentato un commentario ricco di informazioni per riflettere sul Sun Tzu. <ref> Sun Tzu, ''L'arte della guerra'', Milano, Mondadori, 2021, pp.5-73-145. </ref>


== '''Citazioni''' ==
== Citazioni ==


Prima parte:
==== Prima parte ====


'''capitolo 4 (La forma)'''
'''Capitolo 4 (La forma)'''


“Si può sapere come vincere, senza necessariamente vincere”
“Si può sapere come vincere, senza necessariamente vincere”


'''capitolo 6 (Il pieno e il vuoto)'''
'''Capitolo 6 (Il pieno e il vuoto)'''


“La vittoria può essere usurpata”
“La vittoria può essere usurpata”
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Significato: Persino un nemico superiore numericamente può essere indotto a non combattere.
Significato: Persino un nemico superiore numericamente può essere indotto a non combattere.


Seconda parte:
==== Seconda parte ====


'''Conquistare intero e intatto il nemico (apprendere lo shih)'''
'''Conquistare intero e intatto il nemico (apprendere lo shih)'''
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Vincere una battaglia universalmente considerata difficile non è vera abilità
Vincere una battaglia universalmente considerata difficile non è vera abilità


Terza parte:
==== Terza parte ====


'''Capitolo 1 (valutazioni strategiche)'''
'''Capitolo 1 (valutazioni strategiche)'''
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Al punto di non darsi pena di vita o morte, pur di non deluderlo
Al punto di non darsi pena di vita o morte, pur di non deluderlo


== '''Bibliografia''' ==
== Bibliografia ==
- Libro:
Sun Tzu, ''L'arte della guerra'', Milano, Mondadori, 2021


Sun Tzu, ''L'arte della guerra'', Italia (ECOLOGRAF S.p.A), Mondadori, 2021.
https://www.pensierocritico.eu/sun-tzu-tra-strategia-e-tattica.html


https://lamenteemeravigliosa.it/sun-tzu-biografia-di-uno-stratega/


- Link:
https://www.britannica.com/biography/Sunzi


https://www.pensierocritico.eu/sun-tzu-tra-strategia-e-tattica.html
https://www.thewisemagazine.it/2018/11/10/larte-della-guerra-di-sun-tzu-un-classico-degli-studi-strategici/
https://www.wikiwand.com/it/L%27arte_della_guerra


== '''Note''' ==
== Note ==
<references/>

Versione attuale delle 10:13, 23 giu 2024

L’arte della guerra è un antico trattato di strategia militare cinese. Tradizionalmente, l'opera viene attribuita al generale Sun Tzu; probabilmente, però, fu messa in forma scritta da un gruppo di generali della Cina settentrionale fra il IV e il V secolo a.C., all'inizio del periodo detto "degli stati combattenti".[1] È considerata il più antico e importante trattato cinese di argomento militare.

Nel mondo contemporaneo, il trattato ha conosciuto molta fortuna in diversi ambiti e viene spesso indicato come un'opera utile per affrontare i problemi della vita, degli affari o dello sport.

Rapporto con Sun Tzu[modifica]

Sun Tzu fu un personaggio storico realmente esistito vissuto tra il VI e il V secolo a. C., contemporaneo del filosofo Confucio. Nato in Cina forse nel 544 a.C, nello Stato di Qi, proveniva da una famiglia di origine aristocratica militare e può avere appreso le tecniche della guerra dal nonno, nel periodo in cui regnava la dinastia Zhou, sotto la quale la Cina era devastata da una lotta costante tra i diversi principati e non c’era alcuna unità centralizzata.

Tradizionalmente si ritiene che Sun Tzu si sia trasferito al Sud del paese nel 517 a. C. stabilendosi nello Stato di Wu e assumendo la carica di generale. Grazie ai suoi principi sulla guerra, dunque alla sua filosofia, affrontò e vinse molte battaglie contro eserciti sia più potenti che più numerosi del suo, dimostrando che un fattore importante per determinare la vittoria o la sconfitta è la strategia che viene applicata sul campo di battaglia. Infatti una delle caratteristiche principali del trattato è che è stato scritto dal punto di vista del perdente e non dal punto di vista del vincitore.[2]

Origini[modifica]

L'arte della guerra nacque forse dagli insegnamenti di Sun Tzu che vennero tramandati per generazioni all’interno della sua famiglia o di un piccolo gruppo di allievi militari. Queste strategie con il passare del tempo vennero rielaborate e diffuse in maniera sempre più ampia fino a quando il testo originario non venne rivisto da un suo famoso discendente, Sun Pin, (come si presuppone), che ne utilizzò larghe porzioni nella redazione dei suoi Metodi Militari.

L'elaborazione delle tattiche[modifica]

La maggior parte del territorio in cui viveva Sun Tzu era occupato da una pianura alluvionale formata dal fiume Yangtze e qualche piccola collina. Il 15% della regione era formata da un insieme di laghi, acquitrini, fiumi e paludi. Questi, dal punto di vista militare, erano considerati degli ostacoli; Sun Tzu li vide invece come ispirazioni, che lo spinsero a elaborare diverse tattiche basate sulle diverse configurazioni del terreno.[3]

Traduzioni[modifica]

Traduzione inglese del 2001[modifica]

Una traduzione moderna in inglese è stata realizzata nel 2001 dal gruppo di traduzione Denma; questa traduzione è stata usata per la traduzione italiana pubblicata da Mondadori nel 2003. Il cinese classico, rispetto alla lingua moderna, è di lettura più lenta. La maggior parte del testo è composta da frasi di quattro parole, che alternano con costruzioni più libere a volte viene usata la rima (che nella traduzione viene indicata con il simbolo ~). La traduzione non ha quindi cercato di riprodurre tutte le caratteristiche dell'originale ma ha tentato di usare le convenzioni dell'inglese per riprodurre alcuni effetti.

Per il testo, i traduttori si sono affidati a un manoscritto dell'inizio del II secolo a.C. Questo manoscritto viene considerato particolarmente vicino alla tradizione orale e mostra una logica militare più profonda rispetto ai testi standard. I traduttori hanno invece evitato di fare riferimenti più tardi.[4]

Il gruppo di traduzione Denma[modifica]

Il gruppo di traduzione Denma è composto da Kidder Smith, James Gimian, Hudson Shotwell, Grant MacLean, Barry Boyce e Suzann Duquette. I partecipanti hanno collaborato a questa traduzione per circa dieci anni. Kidder Smith e James Gimian hanno rivisto il libro in qualità di redattori e hanno scritto i saggi e il commentario. Hudson Shotwell, Grant MacLean e Barry Boyce hanno contribuito a questo scritto in diversi modi. Per la traduzione si sono basati sulla tipologia di materiale che si trova sul sito https://www.rulesofvictory.com/.

Il nome Denma è stato ripreso da Denma, un generale di Gesar di Ling, guerriero del Tibet. Il gruppo di traduzione Denma si è formato nel 1991 per la traduzione del Sun Tzu, ma i membri del gruppo avevano già studiato l'opera per un decennio. Tutti loro praticavano una disciplina chiamata Dorje Kasung, che attinge alle tradizioni del buddhismo tibetano e ad alcune forme delle tradizioni militari occidentali.

Il Sun Tzu costituiva il materiale di studio ideale per questa disciplina, come dimostrava il concetto di conquistare intero e intatto il nemico e di vincere senza combattere. La disciplina Dorje Kasung e L'arte della guerra rappresentano due discipline molto diverse tra loro, ma entrambe condividono il punto di vista che la vera vittoria è una vittoria sull'aggressione.[5]

Contenuti[modifica]

Secondo il trattato, la gestione di un conflitto inizia dalla conoscenza di noi stessi e degli altri. La conoscenza di sé comprende la consapevolezza di quali siano le nostre forze quando sono al massimo, mentre per conoscere l’altro è necessario catturare la sua attenzione. È quindi necessario imparare a gestire direttamente il conflitto sia nel proprio ambiente, senza ignorarlo, che al di fuori.

Per imparare a comprendere tutti gli insegnamenti viene proposto l’esempio del saggio comandante, il generale a cui Sun Tzu si rivolge incarnando la visione del testo permettendo di conoscere tutte le sue attività, facendo capire che ognuna delle sue qualità è presente in chiunque.

La frase “conquistare intero e intatto il nemico” che viene molto ripetuta nel testo, significa che per gestire uno scontro è necessario lasciare intatte sia le nostre risorse che quelle dell’avversario, lasciando qualcosa su cui poter costruire.

Il termine "conquistare" non si riferisce all’uso della forza, ma al cercare di preservare alcune potenzialità cercando di non escludere nessuna possibilità, compreso il benessere degli altri senza dover sprecare delle risorse inutilmente. [6]

Uno dei temi principali dell'opera è che la condotta della guerra si basa sull’inganno, ovvero sul tenere una condotta opposta alle proprie reali intenzioni.[7]

Struttura[modifica]

L'edizione presenta tre parti. Nella prima parte vengono elencati e spiegati tutti e tredici capitoli presenti nel trattato originario.

Nella seconda parte viene rivelato il metodo per sconfiggere il nemico, e per questo vengono richiamati tre saggi. Il primo spiega come il Sun Tzu consideri il mondo un insieme unitario, il secondo descrive la sua persona andando a creare un'immagine della saggezza, mentre l'ultimo fa riferimento al collegamento con la tradizione facendo capire che i suoi insegnamenti sono tutt'oggi estinti.

Nella terza parte viene presentato un commentario ricco di informazioni per riflettere sul Sun Tzu. [8]

Citazioni[modifica]

Prima parte[modifica]

Capitolo 4 (La forma)

“Si può sapere come vincere, senza necessariamente vincere”

Capitolo 6 (Il pieno e il vuoto)

“La vittoria può essere usurpata”

Significato: Persino un nemico superiore numericamente può essere indotto a non combattere.

Seconda parte[modifica]

Conquistare intero e intatto il nemico (apprendere lo shih)

Un risultato superiore consiste nel catturare intero e intatto uno Stato nemico.

Distruggendolo costituisce un risultato inferiore

Il saggio comandante (sfruttare il caos)

Non è abile chi prevede una vittoria che chiunque potrebbe conseguire.

Vincere una battaglia universalmente considerata difficile non è vera abilità

Terza parte[modifica]

Capitolo 1 (valutazioni strategiche)

Il Tao è ciò che induce il popolo a condividere lo stesso obiettivo del governante,

Al punto di non darsi pena di vita o morte, pur di non deluderlo

Bibliografia[modifica]

Sun Tzu, L'arte della guerra, Milano, Mondadori, 2021

https://www.pensierocritico.eu/sun-tzu-tra-strategia-e-tattica.html

https://lamenteemeravigliosa.it/sun-tzu-biografia-di-uno-stratega/

https://www.britannica.com/biography/Sunzi

https://www.thewisemagazine.it/2018/11/10/larte-della-guerra-di-sun-tzu-un-classico-degli-studi-strategici/

Note[modifica]

  1. https://www.britannica.com/biography/Sunzi.
  2. https://lamenteemeravigliosa.it/sun-tzu-biografia-di-uno-stratega/.
  3. https://www.pensierocritico.eu/sun-tzu-tra-strategia-e-tattica.html.
  4. Sun Tzu, L'arte della guerra, Milano, Mondadori, 2021, pp. XXI-XXII.
  5. Sun Tzu, L'arte della guerra, Milano, Mondadori, 2021, pp. XXV-XXVI.
  6. Sun Tzu, L'arte della guerra, Milano, Mondadori, 2021, pp. VI-VII-VIII-XII.
  7. https://www.thewisemagazine.it/2018/11/10/larte-della-guerra-di-sun-tzu-un-classico-degli-studi-strategici/.
  8. Sun Tzu, L'arte della guerra, Milano, Mondadori, 2021, pp.5-73-145.