Disturbo bipolare: differenze tra le versioni
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Il disturbo bipolare chiamato in passato anche sindrome maniaco-depressiva, è un disturbo dell'umore. A seguito di questo disturbo, in un individuo si alternano nel corso del tempo episodi di euforia a episodi di depressione. | Il disturbo bipolare, chiamato in passato anche sindrome maniaco-depressiva, è un disturbo dell'umore. A seguito di questo disturbo, in un individuo si alternano nel corso del tempo episodi di euforia a episodi di depressione. | ||
==Storia== | ==Storia== | ||
Gli esseri umani hanno spesso oscillazioni di emozioni in base alle interazioni e alle attività quotidiane. Queste oscillazioni diventano gravi nel momento in cui sono intense e durature dando luogo a disturbi, | Gli esseri umani hanno spesso oscillazioni di emozioni in base alle interazioni e alle attività quotidiane. Queste oscillazioni diventano gravi nel momento in cui sono intense e durature, dando luogo a disturbi, come nel caso del disturbo bipolare. | ||
Una testimonianza relativa a un disturbo simile risale all'IX secolo a.C., all’interno dell’''Iliade'', nella storia di Aiace Telamonio, il quale presentava sbalzi di umore alterni, passando da un estremo a un altro fino ad arrivare al suicidio. | Una testimonianza relativa a un disturbo simile risale all'IX secolo a.C., all’interno dell’''Iliade'', nella storia di Aiace Telamonio, il quale presentava sbalzi di umore alterni, passando da un estremo a un altro fino ad arrivare al suicidio. | ||
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Nel IV secolo a.C., Ippocrate fu il primo a redigere una classificazione dei disturbi mentali, attribuendo la melancolia (depressione) a un eccesso di bile nera e la mania (eccitazione) a un eccesso di bile gialla. | Nel IV secolo a.C., Ippocrate fu il primo a redigere una classificazione dei disturbi mentali, attribuendo la melancolia (depressione) a un eccesso di bile nera e la mania (eccitazione) a un eccesso di bile gialla. | ||
Areteo di Cappadocia nel I secolo d.C. nell'opera ''Sulle cause e sui sintomi delle malattie croniche'' fu il primo a descrivere con criteri moderni la melanconia e la mania che sono tipiche del disturbo bipolare. Areteo scrisse che nello stato di melanconia il soggetto è triste o apatico; da questo stato passa alla fase maniacale nel quale è l’opposto quindi euforico. Per descrivere la fase maniacale viene | Areteo di Cappadocia nel I secolo d.C. nell'opera ''Sulle cause e sui sintomi delle malattie croniche'' fu il primo a descrivere con criteri moderni la melanconia e la mania che sono tipiche del disturbo bipolare. Areteo scrisse che nello stato di melanconia il soggetto è triste o apatico; da questo stato passa alla fase maniacale nel quale è l’opposto quindi euforico. Per descrivere la fase maniacale viene utilizzato l’esempio di una persona che cammina nel mercato con una ghirlanda in testa e ha un atteggiamento da vincitore. | ||
Durante il medioevo, i disturbi psichiatrici furono spesso attribuiti a cause demoniache. | Durante il medioevo, i disturbi psichiatrici furono spesso attribuiti a cause demoniache. | ||
Alla fine del Seicento, più studiosi osservarono come le fasi di mania e melanconia si alternassero | Alla fine del Seicento, più studiosi osservarono come le fasi di mania e melanconia si alternassero e iniziarono a vedere un collegamento tra i due stati. | ||
Nel 1854, a distanza di poco tempo, Jean Pierre Falret e Jules Baillarger dichiararono di aver scoperto una nuova malattia mentale. In Francia Falret la chiamò “Follia a doppia forma” con la descrizione dell’alternanza delle due fasi mentre in Germania Baillarger la chiamò “Follia circolare”. I due medici si accusarono a vicenda di plagio. | Nel 1854, a distanza di poco tempo, Jean Pierre Falret e Jules Baillarger dichiararono di aver scoperto una nuova malattia mentale. In Francia Falret la chiamò “Follia a doppia forma” con la descrizione dell’alternanza delle due fasi mentre in Germania Baillarger la chiamò “Follia circolare”. I due medici si accusarono a vicenda di plagio. | ||
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Nel Novecento, i clinici tedeschi Karl Kleist e Karl Leonhard chiamarono la malattia maniaco-depressiva precedentemente descritta con un nuovo nome, cioè disturbi bipolari. | Nel Novecento, i clinici tedeschi Karl Kleist e Karl Leonhard chiamarono la malattia maniaco-depressiva precedentemente descritta con un nuovo nome, cioè disturbi bipolari. | ||
Nel 1966 | Nel 1966, grazie allo sviluppo degli studi, si sono iniziate a distinguere le formi unipolari e bipolari. | ||
Nel 1979 negli Stati Uniti | Nel 1979 negli Stati Uniti viene introdotta la distinzione tra disturbo bipolare I e II; nel tipo II vengono raggruppati i sintomi per i quali non è richiesta l’ospedalizzazione.<ref> Antonio Tundo, ''Breve storia del disturbo bipolare. Il disturbo bipolare da Omero a oggi'', Istituto di psicopatologia, Roma, 2022.</ref> | ||
== | ==Definizione scientifica== | ||
Attualmente, con il concetto di “spettro dei disturbi dell’umore”, si ipotizza l'esistenza di una continuità tra le oscillazioni dell’umore, la depressione unipolare e il disturbo bipolare. Nel più importante manuale di riferimento internazionale per i disturbi mentali, il DSM-5, il disturbo bipolare viene definito come "un disturbo dell’umore caratterizzato dall’alternanza di stati dell’umore eccessivamente elevati (mania) e patologicamente bassi (depressione)". <ref> American Psychiatric Association, ''DSM history,Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders'', edizione V, Text Revision (DSM-5-TR), Washington, 2022 </ref> | Attualmente, con il concetto di “spettro dei disturbi dell’umore”, si ipotizza l'esistenza di una continuità tra le oscillazioni dell’umore, la depressione unipolare e il disturbo bipolare. Nel più importante manuale di riferimento internazionale per i disturbi mentali, il DSM-5, il disturbo bipolare viene definito come "un disturbo dell’umore caratterizzato dall’alternanza di stati dell’umore eccessivamente elevati (mania) e patologicamente bassi (depressione)".<ref> American Psychiatric Association, ''DSM history,Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders'', edizione V, Text Revision (DSM-5-TR), Washington, 2022.</ref> | ||
==Bipolarismo di tipo I== | ==Bipolarismo di tipo I== | ||
Il disturbo bipolare di Tipo I rappresenta una condizione complessa che influisce significativamente sulla vita di coloro che ne sono affetti. | Il disturbo bipolare di Tipo I rappresenta una condizione complessa che influisce significativamente sulla vita di coloro che ne sono affetti. "Viene definito dalla presenza di almeno un episodio maniacale (ossia, che interrompa la normale funzione sociale e professionale) e solitamente episodi depressivi". <ref> William Coryell, ''Disturbi bipolari'', Manuale MSD, 2022.</ref> | ||
Questo tipo di bipolarismo è caratterizzato da episodi maniacali che durano almeno 7 giorni. Per diagnosticare il disturbo bipolare I è sufficiente avere almeno un episodio maniacale; è probabile che ci sia la presenza di episodi depressivi ma la loro presenza non è necessaria ai fini della diagnosi.<ref> Ospedale Maria Luigia, ''Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5'', sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021 </ref> Il soggetto crede di stare in uno stato di benessere, tende a essere appariscente e può sentirsi trattato ingiustamente diventando anche un pericolo per sé stesso o per gli altri. In questo stato, il soggetto ha un umore euforico. Oltre a questo, deve manifestare almeno 3 dei seguenti sintomi: | Questo tipo di bipolarismo è caratterizzato da episodi maniacali che durano almeno 7 giorni. Per diagnosticare il disturbo bipolare I è sufficiente avere almeno un episodio maniacale; è probabile che ci sia la presenza di episodi depressivi ma la loro presenza non è necessaria ai fini della diagnosi.<ref> Ospedale Maria Luigia, ''Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5'', sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021.</ref> Il soggetto crede di stare in uno stato di benessere, tende a essere appariscente e può sentirsi trattato ingiustamente diventando anche un pericolo per sé stesso o per gli altri. In questo stato, il soggetto ha un umore euforico. Oltre a questo, deve manifestare almeno 3 dei seguenti sintomi: | ||
*Autostima ipertrofica o grandiosità | *Autostima ipertrofica o grandiosità | ||
*Ridotto bisogno di sonno | *Ridotto bisogno di sonno | ||
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*Aumentata attività orientata al raggiungimento di obiettivi | *Aumentata attività orientata al raggiungimento di obiettivi | ||
*Coinvolgimento eccessivo in attività con conseguenze negative, come per esempio lo shopping eccessivo | *Coinvolgimento eccessivo in attività con conseguenze negative, come per esempio lo shopping eccessivo | ||
L'incidenza è all'incirca uguale negli uomini e nelle donne. <ref> William Coryell,'' | L'incidenza è all'incirca uguale negli uomini e nelle donne. <ref>William Coryell, ''Disturbi bipolari'', Manuale MSD, 2022.</ref> | ||
==Bipolarismo di tipo II== | ==Bipolarismo di tipo II== | ||
Il disturbo bipolare di tipo II è una condizione psichiatrica che rientra nella categoria dei disturbi dell'umore. | Il disturbo bipolare di tipo II è una condizione psichiatrica che rientra nella categoria dei disturbi dell'umore. "Viene definito dalla presenza di episodi di depressione maggiore con almeno un episodio ipomaniacale, ma non veri e propri episodi maniacali." <ref>William Coryell, ''Disturbi bipolari'', Manuale MSD, 20222.</ref> | ||
Il bipolarismo di tipo II è caratterizzato da episodi di depressione | Il bipolarismo di tipo II è caratterizzato da episodi di depressione tipici della depressione maggiore. Il soggetto per quasi tutto il giorno ha i seguenti sintomi: | ||
*Umore depresso | *Umore depresso | ||
*Diminuzione di interesse o piacere per le attività da svolgere durante la giornata | *Diminuzione di interesse o piacere per le attività da svolgere durante la giornata | ||
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*Scarsa capacità di pensare o concentrarsi | *Scarsa capacità di pensare o concentrarsi | ||
*Pensieri di morte o suicidio, tentativo di suicidio o piani per metterlo in atto | *Pensieri di morte o suicidio, tentativo di suicidio o piani per metterlo in atto | ||
L'incidenza è leggermente più elevata nelle donne <ref> William Coryell,'' Disturbo Bipolare'', MD, University of Iowa Carver College of Medicine, 2021-2022, pp.2 </ref> Per diagnosticare il disturbo bipolare II, | L'incidenza è leggermente più elevata nelle donne <ref> William Coryell,'' Disturbo Bipolare'', MD, University of Iowa Carver College of Medicine, 2021-2022, pp.2.</ref> Per diagnosticare il disturbo bipolare II, sono necessari un episodio di depressione maggiore, con una durata di almeno due settimane, e almeno un episodio ipomaniacale che duri almeno quattro giorni. <ref> Ospedale Maria Luigia, ''Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5'', sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021.</ref> | ||
==Terapia== | ==Terapia== | ||
Per il | Per il disturbo bipolare esistono diversi tipi di terapie, dalle più tradizionali, come la terapia farmacologica, a terapie innovative, come la terapia con luce brillante. L'équipe medica e il paziente cercano di capire quale delle terapie potrebbe andare bene per il soggetto, creando anche delle abitudini sia alimentari che a livello sociale e sportivo. Si possono avere varie combinazioni di terapie in base agli effetti positivi e negativi che hanno. <ref>Redazione, ''Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita'', Medicina360, 2023.</ref> | ||
===Terapia farmacologica=== | ===Terapia farmacologica=== | ||
La terapia farmacologica serve tendenzialmente a stabilizzare l’umore, soprattutto in caso di depressione, e può basarsi sulla combinazione di più farmaci. Possono | La terapia farmacologica serve tendenzialmente a stabilizzare l’umore, soprattutto in caso di depressione, e può basarsi sulla combinazione di più farmaci. Possono verificarsi effetti collaterali, compresi quelli a livello fisico, e il paziente deve quindi essere sottoposto a controlli regolari. <ref>Redazione, ''Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: Farmaci, Psicoterapia e Stili di Vita'', Sito Web Medicina360, 2023.</ref> | ||
===Terapia di gruppo=== | ===Terapia di gruppo=== | ||
La terapia di gruppo permette di | La terapia di gruppo permette di comprendere il disturbo, incluso l’impatto che ha nella vita quotidiana e sulla sfera sociale, e di riconoscere i sintomi iniziali per evitare ricadute. A questo tipo di terapia possono partecipare oltre al paziente anche i familiari e persone vicine.<ref>Redazione,'' Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita'', Medicina360, 2023.</ref> | ||
===Terapia interpersonale e di ritmo sociale=== | ===Terapia interpersonale e di ritmo sociale=== | ||
La terapia interpersonale e di ritmo sociale (IPSRT) aiuta il soggetto a relazionarsi con altri individui | La terapia interpersonale e di ritmo sociale (IPSRT) aiuta il soggetto a relazionarsi con altri individui e avere una routine nella vita quotidiana. Questa terapia comprende anche indicazioni riguardanti il tipo di alimentazione e le attività fisiche da seguire.<ref>Redazione, ''Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita'', Medicina360, 2023.</ref> | ||
===Terapia familiare=== | ===Terapia familiare=== | ||
La terapia familiare serve a far conoscere il disturbo ai familiari del paziente. I familiari | La terapia familiare serve a far conoscere il disturbo ai familiari del paziente. I familiari svolgono un ruolo cruciale poiché possono aiutare a riconoscere i sintomi prima di un episodio e possono aiutare il soggetto insieme ai medici.<ref> Redazione, ''Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita'', Medicina360, 2023 .</ref> <ref> William Coryell, ''Disturbo Bipolare'', MD, University of Iowa Carver College of Medicine, 2021-2022.</ref> | ||
===Terapia cognitivo-comportamentale=== | ===Terapia cognitivo-comportamentale=== | ||
Nella terapia cognitivo-comportamentale si cerca di aiutare il soggetto nel caso in cui sia molto stressato a diminuire il livello di stress attraverso varie attività. Il terapista cerca di creare insieme al paziente dei piani per risolvere problemi quotidiani. <ref> | Nella terapia cognitivo-comportamentale si cerca di aiutare il soggetto nel caso in cui sia molto stressato a diminuire il livello di stress attraverso varie attività. Il terapista cerca di creare insieme al paziente dei piani per risolvere problemi quotidiani.<ref> Redazione, ''Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita'', Medicina360, 2023 .</ref> | ||
===Terapia con luce brillante=== | ===Terapia con luce brillante=== | ||
La terapia con luce brillante (light therapy) è una delle terapie innovative. In questo caso il paziente si espone alla luce intensa di una lampada specifica | La terapia con luce brillante (light therapy) è una delle terapie innovative. In questo caso il paziente si espone alla luce intensa di una lampada specifica; tendenzialmente il trattamento viene eseguito la mattina per aiutare il paziente con l’umore. Il trattamento potrebbe causare effetti collaterali, tra cui la possibilità di innescare episodi di ipomania o mania. <ref>Redazione,'' Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita'', Medicina360, 2023 .</ref> | ||
===Trattamento sanitario obbligatorio=== | ===Trattamento sanitario obbligatorio=== | ||
Il soggetto affetto dal disturbo bipolare può essere ricoverato in maniera forzata in una struttura sanitaria, quando rischia di mettere in pericolo sé stesso o altri, o se si rifiuta di seguire le cure. In Italia, questo tipo di intervento viene definito Trattamento sanitario obbligatorio o TSO, e può essere richiesto dal medico curante, dai familiari o da persone vicine al soggetto. Il sindaco ha il compito di emanare un provvedimento motivato e di mandarlo al giudice tutelare entro 48 ore. La durata del TSO è di 7 giorni, ma può essere prorogata in base alla decisione del medico. In caso di proroga, il sindaco deve fare un provvedimento con proroga e mandarlo al giudice che deve convalidare il documento. <ref> Sanità informazione | Il soggetto affetto dal disturbo bipolare può essere ricoverato in maniera forzata in una struttura sanitaria, quando rischia di mettere in pericolo sé stesso o altri, o se si rifiuta di seguire le cure. In Italia, questo tipo di intervento viene definito Trattamento sanitario obbligatorio o TSO, e può essere richiesto dal medico curante, dai familiari o da persone vicine al soggetto. Il sindaco ha il compito di emanare un provvedimento motivato e di mandarlo al giudice tutelare entro 48 ore. La durata del TSO è di 7 giorni, ma può essere prorogata in base alla decisione del medico. In caso di proroga, il sindaco deve fare un provvedimento con proroga e mandarlo al giudice che deve convalidare il documento. <ref>Sanità informazione, ''Trattamento sanitario obbligatorio (TSO):che cos'è, come e quando si applica'', aprile 2020, Pazienti.org, 2010-2024.</ref> | ||
==Note== | ==Note== | ||
<references/> | <references/> | ||
==Bibliografia== | ==Bibliografia== | ||
*American Psychiatric Association, '' DSM history'', Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, edizione V, Text Revision (DSM-5-TR), Washington, 2022 in https://www.psychiatry.org/Psychiatrists/Practice/DSM/About-DSM/History-of-the-DSM | |||
*Antonio Tundo,'' Breve storia del disturbo bipolare. Il disturbo bipolare da Omero a oggi'', Istituto di psicopatologia, Roma, 2022 in https://www.istitutodipsicopatologia.it/breve-storia-del-disturbo-bipolare/ | *Antonio Tundo,'' Breve storia del disturbo bipolare. Il disturbo bipolare da Omero a oggi'', Istituto di psicopatologia, Roma, 2022 in https://www.istitutodipsicopatologia.it/breve-storia-del-disturbo-bipolare/ | ||
* | *Joseph R. Calabrese, Keming Gao, Gary Sachs Diagnosing Mania in the Age of DSM-5 in «The American Journal of Psychiatry», 174, 1, January 2017, pp. 8-10. in https://www.ospedalemarialuigia.it/disturbi-dell-umore/disturbo-bipolare-diagnosi-dsm-5/ | ||
*Ospedale Maria Luigia, ''Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5'', sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021 in https://www.ospedalemarialuigia.it/disturbi-dell-umore/disturbo-bipolare-diagnosi-dsm-5/ | *Ospedale Maria Luigia, ''Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5'', sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021 in https://www.ospedalemarialuigia.it/disturbi-dell-umore/disturbo-bipolare-diagnosi-dsm-5/ | ||
*Redazione, ''Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita'', Medicina360, 2023 in https://www.medicina360.com/disturbo-bipolare-terapia.html | *Redazione, ''Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita'', Medicina360, 2023 in https://www.medicina360.com/disturbo-bipolare-terapia.html | ||
*Sanità informazione,'' Trattamento sanitario obbligatorio (TSO):che cos'è, come e quando si applica'', aprile 2020, Pazienti.org, 2010-2024 in https://www.pazienti.it/news-di-salute/tso-cosa-e-03052017 | *Sanità informazione,'' Trattamento sanitario obbligatorio (TSO):che cos'è, come e quando si applica'', aprile 2020, Pazienti.org, 2010-2024 in https://www.pazienti.it/news-di-salute/tso-cosa-e-03052017 | ||
*William Coryell, ''Disturbi bipolari'', Manuale MSD, 2022 in https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-psichiatrici/disturbi-dell-umore/disturbi-bipolari. |
Versione attuale delle 19:35, 23 gen 2024
Il disturbo bipolare, chiamato in passato anche sindrome maniaco-depressiva, è un disturbo dell'umore. A seguito di questo disturbo, in un individuo si alternano nel corso del tempo episodi di euforia a episodi di depressione.
Storia[modifica]
Gli esseri umani hanno spesso oscillazioni di emozioni in base alle interazioni e alle attività quotidiane. Queste oscillazioni diventano gravi nel momento in cui sono intense e durature, dando luogo a disturbi, come nel caso del disturbo bipolare.
Una testimonianza relativa a un disturbo simile risale all'IX secolo a.C., all’interno dell’Iliade, nella storia di Aiace Telamonio, il quale presentava sbalzi di umore alterni, passando da un estremo a un altro fino ad arrivare al suicidio.
Nel IV secolo a.C., Ippocrate fu il primo a redigere una classificazione dei disturbi mentali, attribuendo la melancolia (depressione) a un eccesso di bile nera e la mania (eccitazione) a un eccesso di bile gialla.
Areteo di Cappadocia nel I secolo d.C. nell'opera Sulle cause e sui sintomi delle malattie croniche fu il primo a descrivere con criteri moderni la melanconia e la mania che sono tipiche del disturbo bipolare. Areteo scrisse che nello stato di melanconia il soggetto è triste o apatico; da questo stato passa alla fase maniacale nel quale è l’opposto quindi euforico. Per descrivere la fase maniacale viene utilizzato l’esempio di una persona che cammina nel mercato con una ghirlanda in testa e ha un atteggiamento da vincitore.
Durante il medioevo, i disturbi psichiatrici furono spesso attribuiti a cause demoniache.
Alla fine del Seicento, più studiosi osservarono come le fasi di mania e melanconia si alternassero e iniziarono a vedere un collegamento tra i due stati.
Nel 1854, a distanza di poco tempo, Jean Pierre Falret e Jules Baillarger dichiararono di aver scoperto una nuova malattia mentale. In Francia Falret la chiamò “Follia a doppia forma” con la descrizione dell’alternanza delle due fasi mentre in Germania Baillarger la chiamò “Follia circolare”. I due medici si accusarono a vicenda di plagio.
Nel 1929, Oswarld Bumke, allievo del “padre della psichiatria moderna”, Emil Kraepelin, descrisse in maniera approfondita la malattia maniaco-depressiva con le fasi alterne tra mania e depressione.
Nel Novecento, i clinici tedeschi Karl Kleist e Karl Leonhard chiamarono la malattia maniaco-depressiva precedentemente descritta con un nuovo nome, cioè disturbi bipolari.
Nel 1966, grazie allo sviluppo degli studi, si sono iniziate a distinguere le formi unipolari e bipolari.
Nel 1979 negli Stati Uniti viene introdotta la distinzione tra disturbo bipolare I e II; nel tipo II vengono raggruppati i sintomi per i quali non è richiesta l’ospedalizzazione.[1]
Definizione scientifica[modifica]
Attualmente, con il concetto di “spettro dei disturbi dell’umore”, si ipotizza l'esistenza di una continuità tra le oscillazioni dell’umore, la depressione unipolare e il disturbo bipolare. Nel più importante manuale di riferimento internazionale per i disturbi mentali, il DSM-5, il disturbo bipolare viene definito come "un disturbo dell’umore caratterizzato dall’alternanza di stati dell’umore eccessivamente elevati (mania) e patologicamente bassi (depressione)".[2]
Bipolarismo di tipo I[modifica]
Il disturbo bipolare di Tipo I rappresenta una condizione complessa che influisce significativamente sulla vita di coloro che ne sono affetti. "Viene definito dalla presenza di almeno un episodio maniacale (ossia, che interrompa la normale funzione sociale e professionale) e solitamente episodi depressivi". [3] Questo tipo di bipolarismo è caratterizzato da episodi maniacali che durano almeno 7 giorni. Per diagnosticare il disturbo bipolare I è sufficiente avere almeno un episodio maniacale; è probabile che ci sia la presenza di episodi depressivi ma la loro presenza non è necessaria ai fini della diagnosi.[4] Il soggetto crede di stare in uno stato di benessere, tende a essere appariscente e può sentirsi trattato ingiustamente diventando anche un pericolo per sé stesso o per gli altri. In questo stato, il soggetto ha un umore euforico. Oltre a questo, deve manifestare almeno 3 dei seguenti sintomi:
- Autostima ipertrofica o grandiosità
- Ridotto bisogno di sonno
- Maggiore loquacità
- Fuga delle idee o accelerazione del pensiero
- Distraibilità
- Aumentata attività orientata al raggiungimento di obiettivi
- Coinvolgimento eccessivo in attività con conseguenze negative, come per esempio lo shopping eccessivo
L'incidenza è all'incirca uguale negli uomini e nelle donne. [5]
Bipolarismo di tipo II[modifica]
Il disturbo bipolare di tipo II è una condizione psichiatrica che rientra nella categoria dei disturbi dell'umore. "Viene definito dalla presenza di episodi di depressione maggiore con almeno un episodio ipomaniacale, ma non veri e propri episodi maniacali." [6]
Il bipolarismo di tipo II è caratterizzato da episodi di depressione tipici della depressione maggiore. Il soggetto per quasi tutto il giorno ha i seguenti sintomi:
- Umore depresso
- Diminuzione di interesse o piacere per le attività da svolgere durante la giornata
- Aumento o perdita di peso
- Insonnia
- Agitazione o rallentamento psicomotorio
- Perdita di energia
- Autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati
- Scarsa capacità di pensare o concentrarsi
- Pensieri di morte o suicidio, tentativo di suicidio o piani per metterlo in atto
L'incidenza è leggermente più elevata nelle donne [7] Per diagnosticare il disturbo bipolare II, sono necessari un episodio di depressione maggiore, con una durata di almeno due settimane, e almeno un episodio ipomaniacale che duri almeno quattro giorni. [8]
Terapia[modifica]
Per il disturbo bipolare esistono diversi tipi di terapie, dalle più tradizionali, come la terapia farmacologica, a terapie innovative, come la terapia con luce brillante. L'équipe medica e il paziente cercano di capire quale delle terapie potrebbe andare bene per il soggetto, creando anche delle abitudini sia alimentari che a livello sociale e sportivo. Si possono avere varie combinazioni di terapie in base agli effetti positivi e negativi che hanno. [9]
Terapia farmacologica[modifica]
La terapia farmacologica serve tendenzialmente a stabilizzare l’umore, soprattutto in caso di depressione, e può basarsi sulla combinazione di più farmaci. Possono verificarsi effetti collaterali, compresi quelli a livello fisico, e il paziente deve quindi essere sottoposto a controlli regolari. [10]
Terapia di gruppo[modifica]
La terapia di gruppo permette di comprendere il disturbo, incluso l’impatto che ha nella vita quotidiana e sulla sfera sociale, e di riconoscere i sintomi iniziali per evitare ricadute. A questo tipo di terapia possono partecipare oltre al paziente anche i familiari e persone vicine.[11]
Terapia interpersonale e di ritmo sociale[modifica]
La terapia interpersonale e di ritmo sociale (IPSRT) aiuta il soggetto a relazionarsi con altri individui e avere una routine nella vita quotidiana. Questa terapia comprende anche indicazioni riguardanti il tipo di alimentazione e le attività fisiche da seguire.[12]
Terapia familiare[modifica]
La terapia familiare serve a far conoscere il disturbo ai familiari del paziente. I familiari svolgono un ruolo cruciale poiché possono aiutare a riconoscere i sintomi prima di un episodio e possono aiutare il soggetto insieme ai medici.[13] [14]
Terapia cognitivo-comportamentale[modifica]
Nella terapia cognitivo-comportamentale si cerca di aiutare il soggetto nel caso in cui sia molto stressato a diminuire il livello di stress attraverso varie attività. Il terapista cerca di creare insieme al paziente dei piani per risolvere problemi quotidiani.[15]
Terapia con luce brillante[modifica]
La terapia con luce brillante (light therapy) è una delle terapie innovative. In questo caso il paziente si espone alla luce intensa di una lampada specifica; tendenzialmente il trattamento viene eseguito la mattina per aiutare il paziente con l’umore. Il trattamento potrebbe causare effetti collaterali, tra cui la possibilità di innescare episodi di ipomania o mania. [16]
Trattamento sanitario obbligatorio[modifica]
Il soggetto affetto dal disturbo bipolare può essere ricoverato in maniera forzata in una struttura sanitaria, quando rischia di mettere in pericolo sé stesso o altri, o se si rifiuta di seguire le cure. In Italia, questo tipo di intervento viene definito Trattamento sanitario obbligatorio o TSO, e può essere richiesto dal medico curante, dai familiari o da persone vicine al soggetto. Il sindaco ha il compito di emanare un provvedimento motivato e di mandarlo al giudice tutelare entro 48 ore. La durata del TSO è di 7 giorni, ma può essere prorogata in base alla decisione del medico. In caso di proroga, il sindaco deve fare un provvedimento con proroga e mandarlo al giudice che deve convalidare il documento. [17]
Note[modifica]
- ↑ Antonio Tundo, Breve storia del disturbo bipolare. Il disturbo bipolare da Omero a oggi, Istituto di psicopatologia, Roma, 2022.
- ↑ American Psychiatric Association, DSM history,Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, edizione V, Text Revision (DSM-5-TR), Washington, 2022.
- ↑ William Coryell, Disturbi bipolari, Manuale MSD, 2022.
- ↑ Ospedale Maria Luigia, Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5, sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021.
- ↑ William Coryell, Disturbi bipolari, Manuale MSD, 2022.
- ↑ William Coryell, Disturbi bipolari, Manuale MSD, 20222.
- ↑ William Coryell, Disturbo Bipolare, MD, University of Iowa Carver College of Medicine, 2021-2022, pp.2.
- ↑ Ospedale Maria Luigia, Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5, sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021.
- ↑ Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023.
- ↑ Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: Farmaci, Psicoterapia e Stili di Vita, Sito Web Medicina360, 2023.
- ↑ Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023.
- ↑ Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023.
- ↑ Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023 .
- ↑ William Coryell, Disturbo Bipolare, MD, University of Iowa Carver College of Medicine, 2021-2022.
- ↑ Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023 .
- ↑ Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023 .
- ↑ Sanità informazione, Trattamento sanitario obbligatorio (TSO):che cos'è, come e quando si applica, aprile 2020, Pazienti.org, 2010-2024.
Bibliografia[modifica]
- American Psychiatric Association, DSM history, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, edizione V, Text Revision (DSM-5-TR), Washington, 2022 in https://www.psychiatry.org/Psychiatrists/Practice/DSM/About-DSM/History-of-the-DSM
- Antonio Tundo, Breve storia del disturbo bipolare. Il disturbo bipolare da Omero a oggi, Istituto di psicopatologia, Roma, 2022 in https://www.istitutodipsicopatologia.it/breve-storia-del-disturbo-bipolare/
- Joseph R. Calabrese, Keming Gao, Gary Sachs Diagnosing Mania in the Age of DSM-5 in «The American Journal of Psychiatry», 174, 1, January 2017, pp. 8-10. in https://www.ospedalemarialuigia.it/disturbi-dell-umore/disturbo-bipolare-diagnosi-dsm-5/
- Ospedale Maria Luigia, Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5, sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021 in https://www.ospedalemarialuigia.it/disturbi-dell-umore/disturbo-bipolare-diagnosi-dsm-5/
- Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023 in https://www.medicina360.com/disturbo-bipolare-terapia.html
- Sanità informazione, Trattamento sanitario obbligatorio (TSO):che cos'è, come e quando si applica, aprile 2020, Pazienti.org, 2010-2024 in https://www.pazienti.it/news-di-salute/tso-cosa-e-03052017
- William Coryell, Disturbi bipolari, Manuale MSD, 2022 in https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-psichiatrici/disturbi-dell-umore/disturbi-bipolari.