BES: differenze tra le versioni
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=='''Cosa fare alla scuola primaria'''== | =='''Cosa fare alla scuola primaria'''== | ||
Ogni Istituto Scolastico redige ogni anno entro giugno il PAI | Ogni Istituto Scolastico redige ogni anno, entro giugno, il PAI (Piano Annuale d' Inclusione). Questo contiene linee guida dell’ Istituto per la promozione dell’ inclusione sia nei rapporti con le famiglie che in ambito didattico e organizzativo, qui viene di volta in volta aggiornato il numero e la tipologia di BES iscritti. | ||
In assenza di certificazione i docenti possono prevedere strumenti di osservazione sistematica per l’ individuazione precoce dei casi sospetti (quali, ad esempio, le prove MT per la scuola primaria) e, se positivi, redigere relazione dettagliata della osservazione. Dopo averla sottoposta ad esame del Dirigente Scolastico, gli insegnanti la useranno come comunicazione alla famiglia affinché si solleciti approfondimento da parte del pediatra e delle strutture preposte | In assenza di certificazione i docenti possono prevedere strumenti di osservazione sistematica per l’ individuazione precoce dei casi sospetti (quali, ad esempio, le prove MT per la scuola primaria) e, se positivi, redigere relazione dettagliata della osservazione. Dopo averla sottoposta ad esame del Dirigente Scolastico, gli insegnanti la useranno come comunicazione alla famiglia affinché si solleciti approfondimento da parte del pediatra e delle strutture preposte | ||
Nel caso di sospetto di abusi domestici, si fa riferimento a numerosi protocolli territoriali di collaborazione fra i DS e le Forze dell'ordine (come, ad esempio, Mi.ri.a.m) | Nel caso di sospetto di abusi domestici, si fa riferimento a numerosi protocolli territoriali di collaborazione fra i DS e le Forze dell'ordine (come, ad esempio, Mi.ri.a.m) |
Versione delle 18:47, 7 gen 2024
Definizione
Macro area all’ interno della quale rientrano studenti che richiedono un' attenzione particolare nell’ intervento educativo. La certificazione di BES è ad appannaggio del sistema sanitario nazionale o da strutture sanitarie convenzionate e riconosciute a livello nazionale. Sono alunni con:
- Disabilità [1]:
«portatori di minoranza fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione»[2]
- Disturbo evolutivo specifico: tutti i disturbi non certificabili da legge 104/92
- DSA: Disturbo Specifico dell'Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia), certificazione DSA non può avvenire prima della conclusone della classe seconda della scuola primaria
- DOP: Disturbo Oppositivo Provocatorio
- Discrepanza fra intelligenza verbale e non verbale a svantaggio della prima
- Deficit delle abilità non verbali
- ADHD: disturbo da deficit di attenzione e iperattività; spesso in comorbidità con altri disturbi dell’ età evolutiva
- Disturbi dello spettro autistico lieve
- funzionamento intellettivo limite o borderline
- Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale: tutti coloro che riportano difficoltà emotive, derivanti da trauma, comportamentali, di natura sociale ed economica e/o linguistica e culturale, derivanti da famiglie conflittuali, disgregate, con episodi di maltrattamento o eventi drammatici
Riferimenti normativi
Il diritto di istruzione ed integrazione è sancito dalla Costituzione Italiana:
- Art. 3: sancisce la parità sociale e l’ obbligo della Repubblica alla rimozione di tutti gli ostacoli per la libertà, l’ uguaglianza ed il pieno sviluppo della persona
- Art. 34: la scuola è aperta a tutti, obbligatoria e gratuita per almeno 8 anni
- Art. 38: inabili e minorati hanno diritto all’ educazione e all’ avviamento professionale
Cenni storici
In Italia il percorso di integrazione inizia alla fine degli anni ’60.�Di seguito un elenco di alcuni passaggi importanti:
- Inizi ’900: esistenza di scuole speciali per alunni con deficit fisici o mentali nelle grandi città
- l. 1859/1962: istituzione della scuola media unica e possibilità agli alunni «disadattati» di frequentare classi differenziali con propri calendari, orari e programmi scolastici
- D.P.R. 1518 del 22 dicembre 1967: istituzionalizzazione delle scuole speciali e delle classi differenziali
- l. 517/1977: abolizione delle classi differenziali, diritto a tutti gli alunni con handicap di accedere alle scuole elementari e medie inferiori, previsione di tutti gli strumenti all’ uopo (insegnanti di sostegno, numero di alunni per classe, interventi specialistici dello Stato e degli Enti Locali)�
- Sentenza della Corte Costituzionale n. 215/1987 e Circolare Ministeriale 262/88: assicurazione di frequenza alla scuola secondaria di secondo grado degli alunni portatori di handicap
- C.M. 301/1989, CM n. 205/1990, CM n. 73/1994: integrazione degli alunni stranieri
- l. 104/1992, Decreto Ministeriale 256/1992, Decreto Presidenziale 24-2-94, Circolare Ministeriale 123/94: operazioni da mettere in atto per l’ integrazione scolastica degli alunni disabili sia da parte delle Istituzioni Scolastiche che da parte delle Aziende Sanitarie Locali e dai Gruppi di Lavoro Provinciali
- O.M. 80/1995, O.M. 266/1997, D.P.R. 323/1998, O.M. 90/2001, O.M. 30/2008, Linee guida 2001: regolamentano il sistema di valutazione sia nel primo ciclo d’ istruzione che nel secondo
- l. 40/1998, l. 189/2002, Linee guida per l’accoglienza e l’ integrazione degli alunni stranieri 2006: si parla di intercultura e disciplina l’ integrazione
- l. 170/2010: dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia vengono riconosciuti come D.SA.e si deroga al sistema di istruzione nazionale il compito di trovare le modalità didattiche adeguate per formare e valutare gli studenti con queste caratteristiche
Lo stato attuale
Per gli alunni disabili sono ancora valide le indicazioni da legge 104/92; queste si arricchiscono di indicazioni successive:
- D.P.R. 122/2009 : inerente la valutazione
- Linee guida per l’ integrazione scolastica degli alunni con disabilità, nota MIUR prot. 4274, 4 agosto 2009: vademecum unico per l’ integrazione scolastica di alunni con disabilità
Per ciò che concerne gli altri sottogruppi, oltre a tener presente la l. 170/2010, attualmente si fa riferimento a:
- D.M. del 27 dicembre 2012, Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’ inclusione scolastica: nasce formalmente la definizione di BES, si istituiscono e regolamentano i Centri Territoriali di Supporto che fungono da ponte di comunicazione fra le Amministrazioni e le Scuole e fra le Scuole fra loro, attivazione di percorsi formativi e di approfondimento in ambito universitario sul tema dei BES per la formazione dei docenti
- Agenda 2030, 2015, ONU: piano d’ azione per lo sviluppo sostenibile sottoscritto da 193 Paesi ONU, ricorda che per raggiungere gli obbiettivi prefissati nessuno deve essere escluso o lasciato indietro. Inoltre, l’ obiettivo 4 cita: «Fornire l’ educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti»
Cosa fare alla scuola primaria
Ogni Istituto Scolastico redige ogni anno, entro giugno, il PAI (Piano Annuale d' Inclusione). Questo contiene linee guida dell’ Istituto per la promozione dell’ inclusione sia nei rapporti con le famiglie che in ambito didattico e organizzativo, qui viene di volta in volta aggiornato il numero e la tipologia di BES iscritti. In assenza di certificazione i docenti possono prevedere strumenti di osservazione sistematica per l’ individuazione precoce dei casi sospetti (quali, ad esempio, le prove MT per la scuola primaria) e, se positivi, redigere relazione dettagliata della osservazione. Dopo averla sottoposta ad esame del Dirigente Scolastico, gli insegnanti la useranno come comunicazione alla famiglia affinché si solleciti approfondimento da parte del pediatra e delle strutture preposte Nel caso di sospetto di abusi domestici, si fa riferimento a numerosi protocolli territoriali di collaborazione fra i DS e le Forze dell'ordine (come, ad esempio, Mi.ri.a.m)
- ↑ Per la definizione, il termine disabilità ha sostituito handicap nelle Linee guida sull’ integrazione scolastica degli alunni con disabilità, MIUR, Nota 4 agosto 2009, prot. N. 4274. Già nel 1999 l’ O.M.S. aveva abolito il termine handicap all’ interno della nuova classificazione pubblicata quell’ anno. Il termine handicap è usato in ambito legislativo ancora oggi; fu introdotto da l.517/1977
- ↑ Art. 3, Legge 104/92
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- Annapaola Capuano. Franca Storace, Luciana Ventriglia, BES e DSA: la scuola di qualità per tutti, Firenze, LibriLiberi, 2013
- Rosanna Calvino, Andrea Gradini, Concorsi a cattedre: avvertenze generali per tutte le classi di concorso, Rimini, Maggioli Editore, 2012
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- Rosanna Calvino, Andrea Gradini, Concorsi a cattedre: avvertenze generali per tutte le classi di concorso, Rimini, Maggioli Editore, 2012
- Giuseppe Mariani, Riccardo Pagano, Il nuovo concorso a cattedra nella scuola primaria: manuale per la preparazione al concorso e per l'esercizio della professione, Napoli, EdiSES, 2012
- Annapaola Capuano, Franca Storace, Luciana Ventriglia, BES e DSA: la scuola di qualità per tutti, Firenze, LibriLiberi, 2013
- Comitato scientifico nazionale per le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell' infanzia e del. primo ciclo d'istruzione (a cura di), Indicazioni nazionali e nuovi scenari, DG ORDINAMENTI, 2018