Yōkai: differenze tra le versioni
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Per la scrittura di quest'opera, Nakamura Tekisai si è ispirato al ''Sancaituhui'', un lavoro di stampo enciclopedico di 106 volumi, composto dagli autori cinesi Wang Qi e Wang Siyi e completato nel 1607 - , che si occupa di riportare nozioni riguardo gli elementi dei regni dell'umanità, della terra e del cielo. | Per la scrittura di quest'opera, Nakamura Tekisai si è ispirato al ''Sancaituhui'', un lavoro di stampo enciclopedico di 106 volumi, composto dagli autori cinesi Wang Qi e Wang Siyi e completato nel 1607 - , che si occupa di riportare nozioni riguardo gli elementi dei regni dell'umanità, della terra e del cielo. | ||
Nel Kinmōzui, Tekisai tratta gli ''yōkai'' categorizzandoli sulla base del loro aspetto, senza curarsi | Nel Kinmōzui, Tekisai tratta gli ''yōkai'' categorizzandoli sulla base del loro aspetto, senza curarsi del loro aspetto soprannaturale - . | ||
==== Wakan sansaizue ==== | ==== Wakan sansaizue ==== |
Versione delle 12:41, 21 gen 2024
Gli yōkai sono bizzarre creature o spettri appartenenti al mondo del folklore giapponese.
TESTIMONIANZE STORICHE
TRADIZIONE SCRITTA
Kinmōzui
Il Kinmōzui è la prima enciclopedia illustrata del Giappone. È composto da venti volumi, compilati da Nakamura Tekisai - . Pubblicato nel 1666, risale quindi al periodo Edo (1603-1867 - ).
Per la scrittura di quest'opera, Nakamura Tekisai si è ispirato al Sancaituhui, un lavoro di stampo enciclopedico di 106 volumi, composto dagli autori cinesi Wang Qi e Wang Siyi e completato nel 1607 - , che si occupa di riportare nozioni riguardo gli elementi dei regni dell'umanità, della terra e del cielo.
Nel Kinmōzui, Tekisai tratta gli yōkai categorizzandoli sulla base del loro aspetto, senza curarsi del loro aspetto soprannaturale - .