Disturbo bipolare: differenze tra le versioni

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===Trattamento sanitario obbligatorio===
===Trattamento sanitario obbligatorio===
Il soggetto affetto dal disturbo bipolare può essere ricoverato in maniera forzata in una struttura sanitaria, quando rischia di mettere in pericolo sé stesso o altri, o se si rifiuta di seguire le cure. In Italia, questo tipo di intervento viene definito Trattamento sanitario obbligatorio o TSO, e può essere richiesto dal medico curante, dai familiari o da persone vicine al soggetto. Il sindaco ha il compito di emanare un provvedimento motivato e di mandarlo al giudice tutelare entro 48 ore. La durata del TSO è di 7 giorni, ma può essere prorogata in base alla decisione del medico. In caso di proroga, il sindaco deve fare un provvedimento con proroga e mandarlo al giudice che deve convalidare il documento. <ref> Sanità informazione, a cura di, ''Trattamento sanitario obbligatorio (TSO):che cos'è, come e quando si applica'', aprile 2020,Pazienti.org S.R.L,2010-2024 </ref>
Il soggetto affetto dal disturbo bipolare può essere ricoverato in maniera forzata in una struttura sanitaria, quando rischia di mettere in pericolo sé stesso o altri, o se si rifiuta di seguire le cure. In Italia, questo tipo di intervento viene definito Trattamento sanitario obbligatorio o TSO, e può essere richiesto dal medico curante, dai familiari o da persone vicine al soggetto. Il sindaco ha il compito di emanare un provvedimento motivato e di mandarlo al giudice tutelare entro 48 ore. La durata del TSO è di 7 giorni, ma può essere prorogata in base alla decisione del medico. In caso di proroga, il sindaco deve fare un provvedimento con proroga e mandarlo al giudice che deve convalidare il documento. <ref>Sanità informazione, ''Trattamento sanitario obbligatorio (TSO):che cos'è, come e quando si applica'', aprile 2020, Pazienti.org, 2010-2024 </ref>


==Note==
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Versione delle 10:48, 22 gen 2024

Il disturbo bipolare chiamato in passato anche sindrome maniaco-depressiva, è un disturbo dell'umore. A seguito di questo disturbo, in un individuo si alternano nel corso del tempo episodi di euforia a episodi di depressione.

Storia

Gli esseri umani hanno spesso oscillazioni di emozioni in base alle interazioni e alle attività quotidiane. Queste oscillazioni diventano gravi nel momento in cui sono intense e durature dando luogo a disturbi, in questo caso il disturbo bipolare.

Una testimonianza relativa a un disturbo simile risale all'IX secolo a.C., all’interno dell’Iliade, nella storia di Aiace Telamonio, il quale presentava sbalzi di umore alterni, passando da un estremo a un altro fino ad arrivare al suicidio.

Nel IV secolo a.C., Ippocrate fu il primo a redigere una classificazione dei disturbi mentali, attribuendo la melancolia (depressione) a un eccesso di bile nera e la mania (eccitazione) a un eccesso di bile gialla.

Areteo di Cappadocia nel I secolo d.C. nell'opera Sulle cause e sui sintomi delle malattie croniche fu il primo a descrivere con criteri moderni la melanconia e la mania che sono tipiche del disturbo bipolare. Areteo scrisse che nello stato di melanconia il soggetto è triste o apatico; da questo stato passa alla fase maniacale nel quale è l’opposto quindi euforico. Per descrivere la fase maniacale viene utilizzo l’esempio di una persona che cammina nel mercato con una ghirlanda in testa e ha un atteggiamento da vincitore.

Durante il medioevo, i disturbi psichiatrici furono spesso attribuiti a cause demoniache.

Alla fine del Seicento, più studiosi osservarono come le fasi di mania e melanconia si alternassero ed iniziassero a vedere un collegamento tra i due stati.

Nel 1854, a distanza di poco tempo, Jean Pierre Falret e Jules Baillarger dichiararono di aver scoperto una nuova malattia mentale. In Francia Falret la chiamò “Follia a doppia forma” con la descrizione dell’alternanza delle due fasi mentre in Germania Baillarger la chiamò “Follia circolare”. I due medici si accusarono a vicenda di plagio.

Nel 1929, Oswarld Bumke, allievo del “padre della psichiatria moderna”, Emil Kraepelin, descrisse in maniera approfondita la malattia maniaco-depressiva con le fasi alterne tra mania e depressione.

Nel Novecento, i clinici tedeschi Karl Kleist e Karl Leonhard chiamarono la malattia maniaco-depressiva precedentemente descritta con un nuovo nome, cioè disturbi bipolari.

Nel 1966 dopo grazie ai vari sviluppi sulla genetica e familiarità, si distinguono le forme unipolari e bipolari.

Nel 1979 negli Stati Uniti si fa la distinzione tra disturbo bipolare I e II; nel tipo II vengono raggruppati i sintomi per i quali non è richiesta l’ospedalizzazione. [1]

DSM e definizione scientifica

Attualmente, con il concetto di “spettro dei disturbi dell’umore”, si ipotizza l'esistenza di una continuità tra le oscillazioni dell’umore, la depressione unipolare e il disturbo bipolare. Nel più importante manuale di riferimento internazionale per i disturbi mentali, il DSM-5, il disturbo bipolare viene definito come "un disturbo dell’umore caratterizzato dall’alternanza di stati dell’umore eccessivamente elevati (mania) e patologicamente bassi (depressione)". [2]

Bipolarismo di tipo I

Il disturbo bipolare di Tipo I rappresenta una condizione complessa che influisce significativamente sulla vita di coloro che ne sono affetti. «Viene definito dalla presenza di almeno un episodio maniacale (ossia, che interrompa la normale funzione sociale e professionale) e solitamente episodi depressivi.» [3] Questo tipo di bipolarismo è caratterizzato da episodi maniacali che durano almeno 7 giorni. Per diagnosticare il disturbo bipolare I è sufficiente avere almeno un episodio maniacale; è probabile che ci sia la presenza di episodi depressivi ma la loro presenza non è necessaria ai fini della diagnosi.[4] Il soggetto crede di stare in uno stato di benessere, tende a essere appariscente e può sentirsi trattato ingiustamente diventando anche un pericolo per sé stesso o per gli altri. In questo stato, il soggetto ha un umore euforico. Oltre a questo, deve manifestare almeno 3 dei seguenti sintomi:

  • Autostima ipertrofica o grandiosità
  • Ridotto bisogno di sonno
  • Maggiore loquacità
  • Fuga delle idee o accelerazione del pensiero
  • Distraibilità
  • Aumentata attività orientata al raggiungimento di obiettivi
  • Coinvolgimento eccessivo in attività con conseguenze negative, come per esempio lo shopping eccessivo

L'incidenza è all'incirca uguale negli uomini e nelle donne. [5]

Bipolarismo di tipo II

Il disturbo bipolare di tipo II è una condizione psichiatrica che rientra nella categoria dei disturbi dell'umore. «Viene definito dalla presenza di episodi di depressione maggiore con almeno un episodio ipomaniacale, ma non veri e propri episodi maniacali.» [6] Il bipolarismo di tipo II è caratterizzato da episodi di depressione tipiche della depressione maggiore. Il soggetto per quasi tutto il giorno ha i seguenti sintomi:

  • Umore depresso
  • Diminuzione di interesse o piacere per le attività da svolgere durante la giornata
  • Aumento o perdita di peso
  • Insonnia
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio
  • Perdita di energia
  • Autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati
  • Scarsa capacità di pensare o concentrarsi
  • Pensieri di morte o suicidio, tentativo di suicidio o piani per metterlo in atto

L'incidenza è leggermente più elevata nelle donne [7] Per diagnosticare il disturbo bipolare II, è necessario un episodio di depressione maggiore con una durata di almeno due settimane e almeno un episodio ipomaniacale che duri almeno quattro giorni [8]

Terapia

Per il del disturbo bipolare esistono diversi tipi di terapie, dalle più tradizionali, come la terapia farmacologica, a terapie innovative, come la terapia con luce brillante. L'equipe medica e il paziente cercano di capire quale delle terapie potrebbe andare bene per il soggetto, creando anche delle abitudini sia alimentari che a livello sociale e sportivo. Si possono avere varie combinazioni di terapie in base agli effetti positivi e negativi che hanno. [9]

Terapia farmacologica

La terapia farmacologica serve tendenzialmente a stabilizzare l’umore, soprattutto in caso di depressione, e può basarsi sulla combinazione di più farmaci. Possono esserci effetti collaterali, tra cui anche a livello fisico e il paziente deve quindi essere sottoposto a controlli regolari. [10]

Terapia di gruppo

La terapia di gruppo permette di a comprendere il disturbo, incluso l’impatto che ha nella vita quotidiana e sulla sfera sociale, e di riconoscere i sintomi iniziali per evitare ricadute. A questo tipo di terapia possono partecipare oltre al paziente anche i familiari e persone vicine. [11]

Terapia interpersonale e di ritmo sociale

La terapia interpersonale e di ritmo sociale (IPSRT) aiuta il soggetto a relazionarsi con altri individui ad avere una routine nella vita quotidiana. Questa terapia comprende anche indicazioni riguardanti il tipo di alimentazione e le attività fisiche da seguire. [12]

Terapia familiare

La terapia familiare serve a far conoscere il disturbo ai familiari del paziente. I familiari hanno un ruolo cruciale perché possono riconoscere i sintomi prima di un episodio e possono aiutare il soggetto insieme ai medici. [13] [14]

Terapia cognitivo-comportamentale

Nella terapia cognitivo-comportamentale si cerca di aiutare il soggetto nel caso in cui sia molto stressato a diminuire il livello di stress attraverso varie attività. Il terapista cerca di creare insieme al paziente dei piani per risolvere problemi quotidiani. [15]

Terapia con luce brillante

La terapia con luce brillante (light therapy) è una delle terapie innovative. In questo caso il paziente si espone alla luce intensa di una lampada specifica, tendenzialmente il trattamento viene eseguito la mattina per poter aiutare il paziente con l’umore. Il trattamento può avere effetti collaterali, tra cui la possibilità di innescare episodi di ipomania o mania. [16]

Trattamento sanitario obbligatorio

Il soggetto affetto dal disturbo bipolare può essere ricoverato in maniera forzata in una struttura sanitaria, quando rischia di mettere in pericolo sé stesso o altri, o se si rifiuta di seguire le cure. In Italia, questo tipo di intervento viene definito Trattamento sanitario obbligatorio o TSO, e può essere richiesto dal medico curante, dai familiari o da persone vicine al soggetto. Il sindaco ha il compito di emanare un provvedimento motivato e di mandarlo al giudice tutelare entro 48 ore. La durata del TSO è di 7 giorni, ma può essere prorogata in base alla decisione del medico. In caso di proroga, il sindaco deve fare un provvedimento con proroga e mandarlo al giudice che deve convalidare il documento. [17]

Note

  1. Antonio Tundo, Breve storia del disturbo bipolare. Il disturbo bipolare da Omero a oggi, Istituto di psicopatologia, Roma, 2022
  2. American Psychiatric Association, DSM history,Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, edizione V, Text Revision (DSM-5-TR), Washington, 2022
  3. William Coryell, Disturbi bipolari, Manuale MSD, 2022
  4. Ospedale Maria Luigia, Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5, sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021
  5. William Coryell, Disturbi bipolari, Manuale MSD, 2022
  6. William Coryell, Disturbi bipolari, Manuale MSD, 20222
  7. William Coryell, Disturbo Bipolare, MD, University of Iowa Carver College of Medicine, 2021-2022, pp.2
  8. Ospedale Maria Luigia, Disturbo Bipolare. La diagnosi del DSM-5, sezione Disturbi dell’umore, Parma, 2021
  9. Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023
  10. Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: Farmaci, Psicoterapia e Stili di Vita, Sito Web Medicina360, 2023
  11. Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023
  12. Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023
  13. Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023
  14. William Coryell, Disturbo Bipolare, MD, University of Iowa Carver College of Medicine, 2021-2022
  15. Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023
  16. Redazione, Guida Completa alla Terapia del Disturbo Bipolare: farmaci, psicoterapia e stili di vita, Medicina360, 2023
  17. Sanità informazione, Trattamento sanitario obbligatorio (TSO):che cos'è, come e quando si applica, aprile 2020, Pazienti.org, 2010-2024

Bibliografia

  • Diagnostic and Statistical Manual of mental Disorder (DSM-5), Raffaello Cortina editore, Licenza di American Psychiatric Association,APA,2013