Hayao Miyazaki: differenze tra le versioni
(Creazione voce) |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
Hayao Miyazaki è... | Hayao Miyazaki è un regista, fumettista e produttore cinematografico giapponese che, nel 1985, fondò lo ''Studio Ghibli''. Da allora ha diretto undici lungometraggi, tra cui ''“La città incantata”'', vincitrice del premio Oscar per il «Miglior Film di Animazione» nel 2013.<ref>[https://www.studioghibli.it/storia/leorigini-dello-studio/ https://www.studioghibli.it]</ref> | ||
==Biografia== | |||
Hayao Miyazaki nasce il 5 gennaio 1941 a Tokyo, nel distretto di Bunkyō (uno dei 23 quartieri speciali di Tokyo). Suo padre, Katsuji Miyazaki, lavorò alla ''Miyazaki Airplane'', di proprietà del fratello, produttrice di componenti per aerei, tra cui i famosi ''caccia “Zero”'', utilizzati durante la Seconda guerra mondiale. L'amore per i velivoli di Miyazaki nacque proprio in quel periodo. | |||
Per quanto riguarda la madre, invece, le uniche informazioni che possiamo raccogliere ci vengono fornite dal film ''Laputa, il castello nel cielo'', poiché il personaggio, ''Dola'', è ispirato proprio alla madre. | |||
Nonostante la laurea in Scienze politiche ed Economia, decide di entrare a far parte della ''Toei Animation Company''<ref>[https://www.toei-animation-usa.com toei-animation.com]</ref>, per inseguire il suo sogno di diventare un grande animatore e regista. | |||
Tempo dopo Miyazaki inizia a lavorare a molte serie televisive e lungometraggi; tra le più note: ''Conan, il ragazzo del futuro'' e ''Lupin III: il castello di Cagliostro''. | |||
Intorno agli anni ‘80 si trasferì a Los Angeles per studiare più nello specifico l’animazione. Durante questo periodo strinse una forte amicizia con ''Jhon Lasseter'', futuro direttore creativo della ''Pixar'' e dei ''Walt Disney Animation Studios''. | |||
Nel 1985 fondò lo ''Studio Ghibli'' insieme a ''Takahana''<ref>[https://www.mymovies.it MYmovies.it]</ref>, suo mentore dei tempi universitari, nonché collaboratore nei suoi primi lungometraggi e serie tv. | |||
Durante la sua carriera vinse alcuni premi come: l’ «Osella per il Miglior Contributo tecnico», grazie al film ''Il Castello Errante di Howl'' e il «Leone d’Oro alla Carriera». | |||
Oltre a cimentarsi nell’ arte cinematografica, Miyazaki pubblicò molti libri e disegnò alcuni palazzi, tra cui il ''Ghibli Museum'' di Tokyo<ref>[https://www.giapponepertutti.it.Museo Ghibli]</ref> <ref>[https://www.studioghibli.it/storia/leorigini-dello-studio/ https://www.studioghibli.it]</ref> | |||
Nel 2013 Miyazaki annunciò, in una conferenza stampa, il suo ritiro come regista e animatore di lungometraggi. Nonostante ciò, qualche anno dopo, nel 2017, ''Suzuki Toshio'', suo collaboratore ed amico, dichiarò che lo ''Studio Ghibli'' avrebbe riaperto i battenti: Miyazaki torna sulla scena del cinema con un cortometraggio realizzato interamente in ''Computer Graphic''<ref>[https://epiantohobbies.jimdofree.comBreve storia della COMPUTER GRAFICA - Jimdo]</ref>, ''II bruco Boro''.<ref>[Matteo Boscarol (a cura di),''I mondi di Miyazaki. Percorsi filosofici negli universi dell'artista.Il caffè dei filosofi,2018,]</ref> | |||
Dopo qualche anno e qualche cortometraggio, nel 2024, fa la sua definitiva ricomparsa con il film ''Il ragazzo e l’airone'', vincitore dei ''Golden Globes'' per il «Miglior Film d’Animazione». | |||
Per quanto riguarda progetti futuri ancora tutto tace; Miyazaki è ancora alla ricerca di un erede e chissà se nel mentre ci stupirà con altri progetti. | |||
==Lo Studio Ghibli== | |||
Dopo il successo del suo primo lungometraggio Miyazaki, insieme a ''Tokuma Shoten'' e ''Isao Takahata'', fonda lo Studio Ghibli nel 1985. L' idea iniziale nacque dall’ insoddisfazione di Miyazaki e Takahata riguardo al loro posto di lavoro alla ''Toei Animation'', la quale passò dai film per il cinema a quelli esclusivamente per la tv. | |||
La loro determinazione e la voglia di creare uno studio diverso da tutti gli altri, fece nascere lo Studio Ghibli. | |||
La parola ''Ghibli'' è il nome di un vento caldo proveniente dal Deserto del Sahara, coniato durante la Seconda Guerra Mondiale dai piloti italiani. Questa parola veniva utilizzata anche per indicare gli aeroplani italiani da ricognizione. | |||
Miyazaki, da sempre innamorato dei velivoli, decise appunto di dare questo nome al suo Studio.<ref>[[https://www.studioghibli.it/storia/leorigini-dello-studio/ https://www.studioghibli.it]</ref> | |||
==Si alza il vento== | |||
==Note== | |||
<references/> |
Versione delle 12:13, 2 feb 2024
Hayao Miyazaki è un regista, fumettista e produttore cinematografico giapponese che, nel 1985, fondò lo Studio Ghibli. Da allora ha diretto undici lungometraggi, tra cui “La città incantata”, vincitrice del premio Oscar per il «Miglior Film di Animazione» nel 2013.[1]
Biografia
Hayao Miyazaki nasce il 5 gennaio 1941 a Tokyo, nel distretto di Bunkyō (uno dei 23 quartieri speciali di Tokyo). Suo padre, Katsuji Miyazaki, lavorò alla Miyazaki Airplane, di proprietà del fratello, produttrice di componenti per aerei, tra cui i famosi caccia “Zero”, utilizzati durante la Seconda guerra mondiale. L'amore per i velivoli di Miyazaki nacque proprio in quel periodo.
Per quanto riguarda la madre, invece, le uniche informazioni che possiamo raccogliere ci vengono fornite dal film Laputa, il castello nel cielo, poiché il personaggio, Dola, è ispirato proprio alla madre. Nonostante la laurea in Scienze politiche ed Economia, decide di entrare a far parte della Toei Animation Company[2], per inseguire il suo sogno di diventare un grande animatore e regista. Tempo dopo Miyazaki inizia a lavorare a molte serie televisive e lungometraggi; tra le più note: Conan, il ragazzo del futuro e Lupin III: il castello di Cagliostro.
Intorno agli anni ‘80 si trasferì a Los Angeles per studiare più nello specifico l’animazione. Durante questo periodo strinse una forte amicizia con Jhon Lasseter, futuro direttore creativo della Pixar e dei Walt Disney Animation Studios.
Nel 1985 fondò lo Studio Ghibli insieme a Takahana[3], suo mentore dei tempi universitari, nonché collaboratore nei suoi primi lungometraggi e serie tv.
Durante la sua carriera vinse alcuni premi come: l’ «Osella per il Miglior Contributo tecnico», grazie al film Il Castello Errante di Howl e il «Leone d’Oro alla Carriera».
Oltre a cimentarsi nell’ arte cinematografica, Miyazaki pubblicò molti libri e disegnò alcuni palazzi, tra cui il Ghibli Museum di Tokyo[4] [5]
Nel 2013 Miyazaki annunciò, in una conferenza stampa, il suo ritiro come regista e animatore di lungometraggi. Nonostante ciò, qualche anno dopo, nel 2017, Suzuki Toshio, suo collaboratore ed amico, dichiarò che lo Studio Ghibli avrebbe riaperto i battenti: Miyazaki torna sulla scena del cinema con un cortometraggio realizzato interamente in Computer Graphic[6], II bruco Boro.[7]
Dopo qualche anno e qualche cortometraggio, nel 2024, fa la sua definitiva ricomparsa con il film Il ragazzo e l’airone, vincitore dei Golden Globes per il «Miglior Film d’Animazione».
Per quanto riguarda progetti futuri ancora tutto tace; Miyazaki è ancora alla ricerca di un erede e chissà se nel mentre ci stupirà con altri progetti.
Lo Studio Ghibli
Dopo il successo del suo primo lungometraggio Miyazaki, insieme a Tokuma Shoten e Isao Takahata, fonda lo Studio Ghibli nel 1985. L' idea iniziale nacque dall’ insoddisfazione di Miyazaki e Takahata riguardo al loro posto di lavoro alla Toei Animation, la quale passò dai film per il cinema a quelli esclusivamente per la tv.
La loro determinazione e la voglia di creare uno studio diverso da tutti gli altri, fece nascere lo Studio Ghibli.
La parola Ghibli è il nome di un vento caldo proveniente dal Deserto del Sahara, coniato durante la Seconda Guerra Mondiale dai piloti italiani. Questa parola veniva utilizzata anche per indicare gli aeroplani italiani da ricognizione. Miyazaki, da sempre innamorato dei velivoli, decise appunto di dare questo nome al suo Studio.[8]
Si alza il vento
Note
- ↑ https://www.studioghibli.it
- ↑ toei-animation.com
- ↑ MYmovies.it
- ↑ Ghibli
- ↑ https://www.studioghibli.it
- ↑ storia della COMPUTER GRAFICA - Jimdo
- ↑ [Matteo Boscarol (a cura di),I mondi di Miyazaki. Percorsi filosofici negli universi dell'artista.Il caffè dei filosofi,2018,]
- ↑ [https://www.studioghibli.it