Caccia in botte a Orbetello: differenze tra le versioni
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Dopo aver controllato l'orario di inizio, il cacciatore entra nella botte<ref>Il cacciatore in origine portava eventuali fischi e le trombette (oggi banditi, essendo dei richiami acustici meccanici) che servivano per simulare il richiamo degli uccelli, così che le prede pensassero che il suono provenisse dai stampi</ref> e incomincia a concentrare gli occhi sulla tesa, il che comporta fare abituare l'occhio a distinguere ciò che si vede nell'oscurità. In questo momento si possono intravedere le prime luci dell'alba, a sentire i primi canti di gabbiani e fenicotteri e soprattutto quello del '''capoverde''' che anticipa di poco lo schiamazzo delle anatre da richiamo, segnale che preannuncia l'arrivo di un animale in volo verso la tesa. | Dopo aver controllato l'orario di inizio, il cacciatore entra nella botte<ref>Il cacciatore in origine portava eventuali fischi e le trombette (oggi banditi, essendo dei richiami acustici meccanici) che servivano per simulare il richiamo degli uccelli, così che le prede pensassero che il suono provenisse dai stampi</ref> e incomincia a concentrare gli occhi sulla tesa, il che comporta fare abituare l'occhio a distinguere ciò che si vede nell'oscurità. In questo momento si possono intravedere le prime luci dell'alba, a sentire i primi canti di gabbiani e fenicotteri e soprattutto quello del '''capoverde''' che anticipa di poco lo schiamazzo delle anatre da richiamo, segnale che preannuncia l'arrivo di un animale in volo verso la tesa. | ||
[[File:Caccia in botte.jpg|miniatura|destra|Il cacciatore aspetta la preda<ref>Caccia Passione, ''Anatre & Stampi: Utilizzo degli stampi nella caccia alle anatre'', cacciapassione.com, https://www.cacciapassione.com/anatre-a-stampi-utilizzo-degli-stampi-nella-caccia-alle-anatre/</ref>]] | [[File:Caccia in botte.jpg|miniatura|destra|Il cacciatore aspetta la preda<ref>Caccia Passione, ''Anatre & Stampi: Utilizzo degli stampi nella caccia alle anatre'', cacciapassione.com, https://www.cacciapassione.com/anatre-a-stampi-utilizzo-degli-stampi-nella-caccia-alle-anatre/</ref>]] | ||
È anche il momento in cui facendo assoluto silenzio il cacciatore riesce a intravedere la sagoma dell'animale che | È anche il momento in cui facendo assoluto silenzio il cacciatore riesce a intravedere la sagoma dell'animale che, entrato nella tesa, sta per raggiungere la chiarina<ref>Roberto Ferrigato (a cura di), ''La caccia in botte'', in: Giuseppe Tosi, ''Le meraviglie della Costa d'Argento. Dizionario etnofaunistico dell'Argentario, dell'Isola del Giglio e di Orbetello'', vol. 2, Arcidosso, Effigi, 2022, pp. 236-237. Chi fa questo tipo di caccia distingue ad esempio un'anatra da una folaga in base a come si posa sull'acqua, dato che quest'ultima a differenza della prima è più rumorosa al contatto.</ref>. | ||
Nel momento in cui comincia a fare giorno, si scorgono i primi branchi di uccelli che si sono alzati in volo. Ovviamente il cacciatore spera che vengano attirati sulla tesa dai richiami vivi i quali iniziano a cantare. Appena gli uccelli sono in posizione sulla tesa, il cacciatore, abbassato al pelo della botte, pronunciava ''via'' e inizia a sparare. Detto ciò alcuni uccelli cadono, gli altri continuano il loro volo allontanandosi rapidamente. Il cacciatore esce per recuperare le carcasse, ma rientra subito nella botte nella speranza di abbatterne altri. Il tempo medio della caccia in botte di solito è di alcune ore. Finita la caccia si procede a ''stendere'', cioè a rimettere a posto gli stampi nelle sacche e asciugare a riva le anatre da richiamo per poi metterle negli appositi contenitori. Infine il cacciatore si avvia verso casa. | Nel momento in cui comincia a fare giorno, si scorgono i primi branchi di uccelli che si sono alzati in volo. Ovviamente il cacciatore spera che vengano attirati sulla tesa dai richiami vivi i quali iniziano a cantare. Appena gli uccelli sono in posizione sulla tesa, il cacciatore, abbassato al pelo della botte, pronunciava ''via'' e inizia a sparare. Detto ciò alcuni uccelli cadono, gli altri continuano il loro volo allontanandosi rapidamente. Il cacciatore esce per recuperare le carcasse, ma rientra subito nella botte nella speranza di abbatterne altri. Il tempo medio della caccia in botte di solito è di alcune ore. Finita la caccia si procede a ''stendere'', cioè a rimettere a posto gli stampi nelle sacche e asciugare a riva le anatre da richiamo per poi metterle negli appositi contenitori. Infine il cacciatore si avvia verso casa. | ||
Versione delle 19:01, 14 feb 2024
La caccia in botte è una delle attività venatorie del territorio di Orbetello. Si svolgeva all'interno della laguna della cittadina già a partire dal 1928[1]. È una caccia da appostamento in cui il cacciatore aspettava in un punto preciso, in questo caso dentro una botte, per colpire la preda non appena fosse a tiro.
Introduzione
L'ambiente di caccia
La caccia si svolge sulla costa della laguna che circonda tre quarti della penisola di Orbetello. La laguna di Orbetello è una laguna costiera della Toscana, nella Maremma Grossetana, situata tra il promontorio dell'Argentario e l'entroterra ed è separata dal mare dai due tomboli che collegano il monte al continente: il tombolo della Feniglia a Sud-Est che costeggia la laguna di Levante e il tombolo della Giannella a Nord-Ovest che costeggia la laguna di Ponente. Gli unici sbocchi al mare della laguna sono: il canale della Fibbia (o delle Saline) nei pressi della foce del fiume Albenga, il canale di Nassa (presso Santa Liberata), entrambi sul tombolo della Giannella, e il canale di Ansedonia sul tombolo della Feniglia[3].
Le specie di uccelli
La Laguna ospita 257 specie di uccelli tra migratori e stanziali, la cui maggioranza è protetta o particolarmente protetta[4]. Le principali specie di uccelli non cacciabili nella laguna di Orbetello,secondo la legislazione venatoria, sono: svasso, tuffetto, volpoca, marzaiola, fenicottero rosa, tarabuso, spatola, airone, garzetta, pettegola, cavaliere d’Italia, avocetta, piviere, pantana, piovanello, piro piro, gabbiano, cannaiola, albanella minore, pesciaiola, falco pescatore.
Le principali specie di uccelli cacciabili nella laguna di Orbetello,secondo la legislazione venatoria, sono: moriglione, moretta, codone, alzavola, germano reale[5], mestolone, fischione, folaga, gallinella d’acqua, porciglione, beccaccino, colombaccio, canapiglia e rondine di mare[6].
La botte
Il punto in cui il cacciatore si appostava era una botte di legno fissa installata sulle sponde della laguna, immersa nel fango, con l’eccezione della parte superiore, questo permetteva al cacciatore di stare completamente all'asciutto nonostante che la botte fosse completamente circondata dall’acqua. Oggi il materiale delle botti non è più il legno ma il cemento, dato che la tenuta stagna del primo dopo qualche anno veniva compromessa. Tuttavia esistono ancora resti delle vecchie botti e i cacciatori che li ritrovano hanno l'obbligo di segnalarle alle autorità.
L'assegnazione in passato e oggi
In passato gli appostamenti erano padronali, cioè la botte era in un terreno privato e solo il titolare del fondo poteva decidere i cacciatori che potevano accedervi o con il titolare o dietro sua autorizzazione. Per tale motivo alle botti veniva assegnato un nome[7]. Oggi i 14 appostamenti rimasti, tutti situati nella laguna di Ponente, a ridosso della vegetazione, sono identificati da dei numeri e assegnati su sorteggio prima dell'apertura della stagione di caccia per un totale di quattro giornate all’anno per ogni cacciatore. Le botti e le giornate assegnate non possono essere né modificate, né sostituite, né scambiate con altri cacciatori.
Regolamento
Procedura per ottenere il permesso di caccia temporaneo
Secondo il regolamento del 20/09/2019 sull'Area a Particolare Gestione di Caccia Laguna di Orbetello riguardante la caccia in botte, per partecipare all'attività venatoria i cacciatori devono fare richiesta all'Ambito Territoriale di Caccia (A.T.C.) n.7 di Grosseto sud. I cacciatori vengono ammessi se hanno come residenza venatoria, per diritto o per scelta, l'A.T.C. n.7 di Grosseto sud. I cacciatori residenti nei comuni dell'ATC hanno il 40% delle giornate di caccia disponibili, mentre gli altri hanno il 60%. Per migliorare la turnazione, l'A.T.C. può formare gruppi misti composti da cacciatori residenti anagraficamente nei comuni dell’ A.T.C. n.7 Grosseto sud e gli altri. Se ci sono troppe richieste, al punto che non si possa garantire almeno una giornata di caccia per ogni gruppo, verrà effettuato un sorteggio, con priorità per coloro che sono stati esclusi negli anni precedenti.
Norme da rispettare
L'attività venatoria nella Laguna di Orbetello inizia il 1° ottobre e termina seguendo il calendario venatorio. La caccia è consentita nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, 4 giorni a settimana (mercoledì, giovedì, sabato e domenica), e di gennaio, 2 giorni a settimana (giovedì e domenica). Durante tutti i giorni della caccia da appostamento, dopo le 11:00 è vietato cacciare in tutta l'Area a Particolare Gestione di Caccia Lagune di Orbetello. L'ingresso all'area è consentito solo a coloro che possiedono uno specifico tesserino annuale con indicate le giornate alla voce appostamento, la data e il numero dell'appostamento assegnato (il tesserino in questione è rilasciato da un Comitato dell'A.P.G.[8] Lagune di Orbetello). La caccia da appostamento (in botte/fisso e temporaneo[9]) è permessa solo nella laguna di Ponente. L'orario dell'attività venatoria varia, consentendo l'accesso all'appostamento un'ora e mezzo prima dell'orario indicato dal calendario venatorio al mattino. Vengono effettuati controlli agli appostamenti durante il periodo 11:00-14:00 (Dalle 14:00 si può praticare la caccia da spadulamento, non quella da appostamento, tra le 11:00 e le 14:00 è vietata qualsiasi tipo di caccia). È obbligatorio cerchiare sull'apposito tesserino regionale l'indicatore della giornata di caccia, come previsto dalla Legge Regionale 3/94 per le Aree Contigue.
Divieti
- È vietata la caccia da appostamento pomeridiana.
- Non è permesso portare cani per la caccia da appostamento.
- È vietato entrare nelle vecchie strutture presenti sul territorio e l'A.T.C. non si assume responsabilità per il loro utilizzo.
- È vietato cambiare o spostare l'appostamento.
- Non è permesso che più di due cacciatori si trovino in un appostamento.
- L'uso di natanti, scafandri o tute di qualsiasi tipo è vietato; l'accesso in acqua è consentito a mezzo stivale solo per il recupero della selvaggina abbattuta.
- È proibita la caccia lungo la fossa del Perugino.
- Non è consentito portare più di 10 stampi e 10 richiami vivi.
- Rastrellare o stringere animali nelle acque interne è vietato.
- L'uso di richiami acustici a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettromeccanico, con o senza amplificazione del suono, è vietato.
- Carabine a canna rigata e cartucce a palla sono vietate.
- Per l'utilizzo di pallini di acciaio[10], sono consentite munizioni con pezzatura superiore al numero 2 (numerazione inglese); per altre munizioni caricate con HD (leghe di ferro tugsteno bronzo) e HS 8 Bismuto, sono consentite con pezzatura superiore al numero 4 (numerazione inglese).
- Non è permesso accedere all'area A.P.G. Lagune di Orbetello dalle 11:00 alle 14:00.
- È vietato praticare la caccia in appostamento in giornate non assegnate.
- Non è consentito superare il numero degli accompagni assegnati.
- È vietata la caccia agli ungulati.
La preparazione
Gli stampi
Alcuni accessori fondamentali per la caccia in botte sono gli stampi che hanno lo scopo di attirare le prede. Essi sono sagome in plastica somiglianti alle varie specie di animali: anatre, alzavole, fischioni, codoni, folaghe, ecc... muniti di filo e pesi di piombo. Precedentemente gli stampi erano realizzati in palma o in pezzi di sughero sovrapposti, per formare il corpo, mentre le teste erano fatte in legno. Gli stampi possono essere posizionati sull'acqua o anche sull'erba. Gli uccelli per ripararsi dal vento scelgono una parte di riva protetta dalla vegetazione (spesso i canneti) o da un ostacolo naturale e se il cacciatore ha intenzione di posizionare lì gli stampi, deve stare attento a rivolgere le loro spalle alla direzione da cui esso proviene[12]. Se i pesi non sono fissati bene, lo stampo rischia di essere spostato in maniera innaturale dalle onde e non riuscirebbe più a ingannare la preda. Infine è importante che il cacciatore comandi gli stampi attraverso il filo al fine di muoverli, poiché gli uccelli fermi e rigidi danno l'impressione di essere in pericolo, così da non allertare gli uccelli veri.
La posa degli stampi e dei richiami vivi
Il cacciatore si prepara spesso almeno un'ora prima dell'orario consentito, dato che ha bisogno di mettere insieme gli stampi e i richiami vivi e indossare l'equipaggiamento necessario(importantissimi gli stivali, visto il terreno fangoso, e i fucili con le apposite munizioni). Il tutto avviene prima del sorgere del Sole. Giunto sul posto, il cacciatore spegne qualsiasi luce o altra fonte luminosa e inizia a installare gli stampi in acqua, lasciando libere eventuali chiarine che, oltre ad essere zone d'acqua lasciate libere dal cacciatore, sono soprattutto specchi d'acqua che, con ancora il buio del mattino, catturano le prime luci dell'alba, facendo vedere la sagoma dell'animale che si sposta da un gruppo di stampi ad un altro. Per ultimi vengono rilasciati i richiami vivi, uccelli per fare da esca, in genere tre femmine e un maschio che non possono allontanarsi visto che viene messa sulla loro zampa una calzetta costituita da un anello legato a un filo abbastanza lungo, fissato sul fondo dell’acquitrino con dei pesi. Sempre come richiamo vivo, viene usato un capoverde[13] per attirare dietro di sé i selvatici avvistati. L'insieme di stampi e richiami vivi si chiama tesa.
La caccia
Dopo aver controllato l'orario di inizio, il cacciatore entra nella botte[14] e incomincia a concentrare gli occhi sulla tesa, il che comporta fare abituare l'occhio a distinguere ciò che si vede nell'oscurità. In questo momento si possono intravedere le prime luci dell'alba, a sentire i primi canti di gabbiani e fenicotteri e soprattutto quello del capoverde che anticipa di poco lo schiamazzo delle anatre da richiamo, segnale che preannuncia l'arrivo di un animale in volo verso la tesa.
È anche il momento in cui facendo assoluto silenzio il cacciatore riesce a intravedere la sagoma dell'animale che, entrato nella tesa, sta per raggiungere la chiarina[16]. Nel momento in cui comincia a fare giorno, si scorgono i primi branchi di uccelli che si sono alzati in volo. Ovviamente il cacciatore spera che vengano attirati sulla tesa dai richiami vivi i quali iniziano a cantare. Appena gli uccelli sono in posizione sulla tesa, il cacciatore, abbassato al pelo della botte, pronunciava via e inizia a sparare. Detto ciò alcuni uccelli cadono, gli altri continuano il loro volo allontanandosi rapidamente. Il cacciatore esce per recuperare le carcasse, ma rientra subito nella botte nella speranza di abbatterne altri. Il tempo medio della caccia in botte di solito è di alcune ore. Finita la caccia si procede a stendere, cioè a rimettere a posto gli stampi nelle sacche e asciugare a riva le anatre da richiamo per poi metterle negli appositi contenitori. Infine il cacciatore si avvia verso casa.
Note
- ↑ Roberto Ferrigato (a cura di), La caccia in botte, in: Giuseppe Tosi, Le meraviglie della Costa d'Argento. Dizionario etnofaunistico dell'Argentario, dell'Isola del Giglio e di Orbetello, vol. 2, Arcidosso, Effigi, 2022, pp. 236-237. La data è testimoniata dalla nota n. 237 a p. 236 che dice: "Da com. per. di Umberto Aldi risulta che questo tipo di caccia fu introdotto ad Orbetello nel 1928 da Dott. Luigi Bini, originario di Pisa".
- ↑ Nautica Report, Turismo e Ormeggi. Monte Argentario, nauticareport.it, https://www.nauticareport.it/dettnews/turismo_e_ormeggi/monte_argentario_gr-18-5627/
- ↑ Fu progettato e furono iniziate le opere di scavo di un quarto canale, il canale del Pertuso, ma non fu mai completato.
- ↑ Le specie protette, Questa categoria è ideata sia per le specie di uccelli in declino (dentro o fuori i confini nazionali) sia per quelle in via d'estinzione.
- ↑ Le specie protette, La specie è cacciabile in Italia dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio.
- ↑ Le specie protette, Anche propriamente detta sterna comune.
- ↑ Roberto Ferrigato (a cura di), La caccia in botte, in: Giuseppe Tosi, Le meraviglie della Costa d'Argento. Dizionario etnofaunistico dell'Argentario, dell'Isola del Giglio e di Orbetello, vol. 2, Arcidosso, Effigi, 2022, pp. 236-237. Alcuni esempi erano la botte di Mazzini, di Campanella, di Porta, di Moncini, di Goracci...
- ↑ Area a Particolare Gestione di Caccia
- ↑ Caccia da appostamento temporaneo, Gli appostamenti temporanei sono appostamenti che non essendo permanenti possono essere eliminati al termine della giornata di caccia; a differenza di quelli fissi non hanno bisogno di alcuna autorizzazione amministrativa o del proprietario del fondo.
- ↑ La messa al bando entra in azione. Niente più pallini di piombo nelle zone umide a partire dal 15 febbraio 2023, L'utilizzo di pallini in piombo non è più consentito dal 15 febbraio 2023.
- ↑ Stamperia Baldan Stefano, Quadri e lavorazioni artistiche in legno e sughero, Campolongo Maggiore, stamperiabaldan.it, http://www.stamperiabaldan.it/prodotti-articoli-stampi.asp
- ↑ In alternativa si può rivolgere le spalle al lato della vegetazione che ripara gli stampi dal vento se non sappiamo la sua direzione.
- ↑ Roberto Ferrigato (a cura di), La caccia in botte, in: Giuseppe Tosi, Le meraviglie della Costa d'Argento. Dizionario etnofaunistico dell'Argentario, dell'Isola del Giglio e di Orbetello, vol. 2, Arcidosso, Effigi, 2022, pp. 236-237. Per capoverde si intende il Germano Reale.
- ↑ Il cacciatore in origine portava eventuali fischi e le trombette (oggi banditi, essendo dei richiami acustici meccanici) che servivano per simulare il richiamo degli uccelli, così che le prede pensassero che il suono provenisse dai stampi
- ↑ Caccia Passione, Anatre & Stampi: Utilizzo degli stampi nella caccia alle anatre, cacciapassione.com, https://www.cacciapassione.com/anatre-a-stampi-utilizzo-degli-stampi-nella-caccia-alle-anatre/
- ↑ Roberto Ferrigato (a cura di), La caccia in botte, in: Giuseppe Tosi, Le meraviglie della Costa d'Argento. Dizionario etnofaunistico dell'Argentario, dell'Isola del Giglio e di Orbetello, vol. 2, Arcidosso, Effigi, 2022, pp. 236-237. Chi fa questo tipo di caccia distingue ad esempio un'anatra da una folaga in base a come si posa sull'acqua, dato che quest'ultima a differenza della prima è più rumorosa al contatto.
Bibliografia
- Giuseppe Tosi, Le meraviglie della Costa d'Argento. Dizionario etnofaunistico dell'Argentario, dell'Isola del Giglio e di Orbetello, vol. 2, Arcidosso, Effigi, 2022.
- Azienda Faunistica Venatoria Laguna di Orbetello, afvlo afvlo.it, https://www.afvlo.it/afvlo/
- In vacanza all'Argentario, Riserva naturale del WWF della laguna di Orbetello, invacanzaallargentario.it, https://www.invacanzaallargentario.it/riserva-naturale-del-wwf-della-laguna-di-orbetello/
- WWF, Laguna di Orbetello, wwf.it, https://www.wwf.it/dove-interveniamo/il-nostro-lavoro-in-italia/oasi/laguna-di-orbetello/
- Bighunter, Calzetta, bighunter.net, https://www.bighunter.net/shop/dettaglioArticolo.seam?codiceArticolo=13.316
- Uccelli da proteggere, Le specie protette, uccellidaproteggere.it, http://www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette
- Ambito Territoriale di Caccia 7 di Grosseto sud, Disciplinare Laguna 2019, atc7grsud.it, 2019, https://www.atc7grsud.it/Download/Normative/Atc/zpc/2019/DisciplinareLaguna2019.pdf
- WWF, Orbetello: arrivano gli ibis eremita, wwf.it, https://www.wwf.it/pandanews/ambiente/orbetello-arrivano-gli-ibis-eremita/
- A.T.C. Vomano, Caccia da appostamento temporaneo, atcvomano.it, https://www.atcvomano.it/caccia/da_appostamento/temporaneo
- Caccia Passione, Anatre & Stampi: Utilizzo degli stampi nella caccia alle anatre, cacciapassione.com, https://www.cacciapassione.com/anatre-a-stampi-utilizzo-degli-stampi-nella-caccia-alle-anatre/
- Nautica Report, Turismo e Ormeggi. Monte Argentario, nauticareport.it, https://www.nauticareport.it/dettnews/turismo_e_ormeggi/monte_argentario_gr-18-5627/
- Terra di Maremma, Folaga, terradimaremma.com, http://www.terradimaremma.com/folaga.html
- Corriere della Sera, Orbetello: il resort dei fenicotteri, corriere.it, https://www.corriere.it/cronache/19_agosto_26/orbetello-resort-fenicotteri-e195380e-c839-11e9-8c03-de8d8a3c7a87.shtml
- ViVi green, Laguna di Orbetello: oasi del WWF, vivigreen.eu, https://www.vivigreen.eu/blog/laguna-di-orbetello-oasi-del-wwf/
- Stamperia Baldan Stefano, Quadri e lavorazioni artistiche in legno e sughero, Campolongo Maggiore, stamperiabaldan.it, http://www.stamperiabaldan.it/prodotti-articoli-stampi.asp
- all4shooters, Canapiglia, all4shooters.com, https://www.all4shooters.com/it/caccia/specie-cacciabili/scheda-selvaggina-specie-cacciabili-canapiglia/
- all4shooters, La messa al bando entra in azione. Niente più pallini di piombo nelle zone umide a partire dal 15 febbraio 2023, all4shooters.com, https://www.all4shooters.com/it/caccia/munizioni/divieteo-dei-pallini-in-piombo-da-febbraio-2023/