Louis Wain

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Louis Wain (Londra, 5 agosto 1860 - St Albans, 4 luglio 1939) è stato un artista operante in Inghilterra tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. La sua figura non è molto conosciuta nel panorama internazionale, ma certo è che la sua fama deriva principalmente dai protagonisti delle sue rappresentazioni: i gatti.

Storia

Louis Wain nasce a Clerkenwell, nei pressi di Londra, il 5 agosto 1860. È il primogenito, ma viene ben presto seguito da cinque sorelle. Fin dall’inizio spicca la sua personalità eccentrica e bizzarra, che si riflette in modo evidente sulle sue opere. Una sua peculiare caratteristica è il labbro leporino, in epoca vittoriana ritenuto un difetto di cui vergognarsi e per cui nascondersi, tant’è vero che a causa di questa menomazione l’artista sarà costretto dai genitori a non frequentare alcun tipo di scuola fino ai 10 anni. In seguito nasconderà questa particolarità sotto dei lunghi e folti baffi. Da bambino, ma anche in età adulta, è soggetto a un continuo stato ansioso, al punto da avere ricorrenti incubi, che lui stesso chiamerà dopo “visioni di straordinaria complessità”.

La sua formazione avviene alla Orchard Street Boys e alla Infant School nel South Hackney. Si tratta perlopiù di un’istruzione incostante, dovuta allo stesso Wain per via del suo atteggiamento incline a passeggiare per la natura e a visitare posti nuovi anziché a seguire le lezioni. Durante la sua adolescenza si interessa alla pittura, alla musica e alla chimica, ma non riesce a scegliere un settore ben preciso in cui lavorare. A 17 anni decide di intraprendere il percorso musicale, in cui però non avrà successo. Dopodiché intraprende la via artistica e studia per tre anni alla West London School of Art, entrando a far parte dell’équipe. Grazie a questa esperienza riesce a produrre e a collezionare una serie di lavori da mostrare successivamente agli editori di quel tempo.

Nel 1880, a soli 20 anni, Louis Wain si ritrova ad affrontare una situazione difficile: la morte di suo padre. Questo tragico evento significherà per lui ricevere una grande responsabilità, ovvero diventare capofamiglia e quindi provvedere economicamente sia alla madre che alle sorelle. È in questo periodo che conosce Sir William Ingram, una presenza molto importante per lui a livello lavorativo. Con lui entrerà a far parte dell’Illustrated London News, dove inizierà a pubblicare resoconti di spettacoli di animali, a cui partecipava personalmente prendendo appunti e disegnando i vincitori.

Nello stesso periodo nella sua famiglia viene assunta una governante per le sorelle più piccole, Emily Richardson. È una donna appartenente alla classe servile e ha 10 anni in più rispetto a Wain. Tuttavia lui se ne innamora, nonostante ai tempi fosse uno scandalo che un gentiluomo intrattenesse una relazione amorosa con una governante (tra l’altro più grande di lui). Superando i preconcetti legati all’età vittoriana, l’artista decide di sposare Emily e di convivere insieme a lei in un’altra abitazione, continuando a sostentare la madre e le sorelle a distanza.

La convivenza procede in modo regolare e sereno, entrambi sono felici della loro quotidianità piena di amore, finché una grave malattia non colpisce Emily: si tratta di un incurabile cancro al seno, che, dopo 3 anni di matrimonio, nel 1887, la porterà via dal compagno. Durante la malattia la coppia adotta un curioso gatto randagio bianco e nero, a cui viene dato il nome di Peter. Sarà proprio lui il primo protagonista dei disegni di Wain, il quale inizialmente lo usa come stratagemma per distrarre e far divertire Emily, alleggerendo così quel clima sofferente che stava emergendo in casa. In seguito, Emily si rende conto della bravura di Louis, al punto da esortarlo a vendere tutti quei disegni. Convinto dalle parole di Emily, l’artista decide di incontrare i suoi editori per proporgli le raffigurazioni di Peter, ma la risposta che riceve all’inizio non è positiva: gli editori si domandano, infatti, quale pubblico vorrebbe banalmente vedere l’illustrazione di un gatto su un giornale.

La svolta arriva quando Sir William Ingram dà il suo consenso, pubblicando un paio dei suoi disegni. Da quel momento in poi Louis Wain riscuote molto successo e diventa un noto personaggio pubblico di quell’epoca. La sua arte viene diffusa in mille modi diversi: sotto forma di copertine di libri, sotto forma di poster, ma soprattutto sotto forma di cartoline. Centrale è infatti l’esistenza della cartolina, che tra il 1900 e il 1915 viene spesso utilizzata come mezzo di comunicazione. Ciò rappresenta sia un successo che un fallimento per l'artista, perché le sue immagini vengono certamente pubblicate da tantissimi editori, ma gli fanno guadagnare solo fama e gratitudine: Wain, infatti, era conosciuto anche come un uomo dalle scarse abilità finanziarie, mancanza che lo ha spinto a non applicare alcun diritto d’autore alle sue opere e di conseguenza ad avere problemi economici, finendo per indebitarsi.

Inizia, perciò, un periodo tormentato sia dalla poca disponibilità di soldi che dalla scomparsa della moglie Emily. Nonostante la negatività di questo periodo, Wain continua la sua produzione di disegni e grazie al suo contributo riesce a far riacquistare dignità ai gatti, sino ad allora considerati dei semplici animali che cacciavano i topi, e guadagna il titolo di “esperto di gatti”. La sua reputazione gli permette di partecipare ad eventi sociali e di diventare presidente del National Cat Club.

Nel 1907, per via dell’accumulo dei debiti, decide di trasferirsi in America per riscattarsi. Qui disegna fumetti per gli Hearst Newspapers fino al 1910, anno in cui viene a mancare sua madre, ragione per la quale decide di ritornare a casa. Il suo ritorno non porta notizie positive: tutto ciò che aveva risparmiato in America lo aveva speso e non gli era rimasto nulla.

Quattro anni dopo, Wain è vittima di una caduta da un omnibus, che gli provoca uno stato di incoscienza per due settimane e lo costringe a letto al St Bartholomew’s Hospital. Nel 1915 avviene un altro evento drammatico, ovvero la morte della sorella Caroline, causata dall’epidemia di influenza che si stava scatenando in quell’anno.

La salute mentale dell’artista comincia a frantumarsi: nel 1924, per via dei suoi atteggiamenti violenti nei confronti delle sorelle, viene certificato pazzo e viene trasferito a Tooting nell’indigente Springfield Hospital. Qui continua la sua passione per il disegno, lontano dalle responsabilità che aveva prima. Dopo un anno, un libraio di nome Dan Rider, poiché visitava spesso i manicomi, scoprì che l’artista era ancora vivo e decise di raccogliere fondi per spostarlo in un ambiente più accogliente. Così, Louis Wain venne messo in una stanza privata a Bethlem.

In seguito venne nuovamente trasferito da Bethlem al Napsbury Hospital dopo circa cinque anni. Le sorelle continuano a fargli visita e a confortarlo e riescono a mantenersi grazie all’arte.

Nel novembre del 1936 un ictus colpisce Wain alla parola e alla parte destra del corpo, ma in poco tempo riesce di nuovo a scrivere con entrambe le mani. Tre anni dopo, il 4 luglio 1939, la sua vita volge al termine a causa di un’insufficienza renale e di arteriosclerosi. Il suo corpo è stato sepolto insieme a suo padre e a due delle sue sorelle nel cimitero cattolico romano di St Mary, Kensal Green.

Caratteristiche delle opere

Le opere di Wain hanno un unico soggetto, i gatti. Inizialmente si tratta di gatti veri e propri come Peter, ma pian piano l’artista inizia ad antropomorfizzarli, rendendoli sempre più umani. A rendere l’idea ci sono diversi disegni, tra cui Playing Billiards, Golfing Cats, The Naughty Puss, The Mayor’s Visit, The Barrister e molti altri ancora. Si tratta di gatti immersi in attività tipicamente umane, che variano dal giocare a cricket, a tennis, a golf o addirittura a biliardo al rivestire il ruolo di sindaco, giudice o insegnante. I gatti in questione hanno dei volti pieni di espressività, camminano sulle zampe posteriori e hanno un movimento del corpo molto lontano da quello autentico di un felino. Indossano dei vestiti eleganti, a volte sportivi e in ognuno di loro è presente una personalità riconoscibile come se si trattasse di persone vere e proprie. A Wain entusiasmava rappresentarli con vena comica nelle scene della vita quotidiana, ad esempio nelle discussioni tra coppie o durante i tornei di carte. Con l’avvento della malattia cambia il modo di rappresentare i gatti: se già in precedenza avevano perso i caratteri tipici di un animale, adesso ne perdevano anche i connotati. Infatti, nel periodo passato all’interno dei manicomi, Louis Wain sviluppa una nuova tipologia di disegni ispirati ai motivi delle pareti degli edifici in cui si trova. Il risultato è, dunque, un gatto “psichedelico” carico di colori brillanti, che messi insieme danno l’effetto di un’allucinazione. Negli ultimi anni della sua vita continuerà a disegnarli, ma sempre in modo astratto e confuso, al punto da farli scomparire nei colori.

Tecnica artistica

Curiosità

Una caratteristica singolare di Louis Wain era la sua capacità di disegnare con entrambe le mani (anche contemporaneamente, se richiesto). Inoltre riusciva a scrivere in modo speculare, ovvero disponendo le lettere come se si potessero leggere riflesse sullo specchio. Scriveva con la mano sinistra, come si può testimoniare dalla foto che lo ritrae mentre accarezza un gatto.

Louis Wain al tavolo da disegno

Nonostante la sua timidezza, una delle sue grandi passioni era il pugilato. Era un forte sostenitore di William ‘Bendigo’ Thompson, al punto da chiamare la sua casa Bendigo Lodge.

Wain aveva una grande considerazione dell’elettricità e pensava che quest’ultima fosse racchiusa nel manto dei gatti. L’idea emerge, in particolar modo, nell’opera intitolata The fire of mind agitates the atmosphere. Da tale convinzione deriva una sua teoria sui gatti, secondo la quale questi ultimi viaggiano sempre verso nord, mantenendo costante la traiettoria proprio come fa un magnete.

L'elettricità nel manto di due gatti

Nel 1925 il celebre autore H. G. Wells dedica delle parole significative all’artista: “Louis Wain invented a cat style, a cat society, a whole cat world. English cats that do not look and live like Louis Wain cats are ashamed of themselves.” Questo pensiero esprime la gratitudine nei confronti di Wain per essere riuscito a inventare un nuovo mondo di gatti e a dargli una nuova dignità.

Oltre che in ambito artistico, Louis Wain è conosciuto anche in ambito psichiatrico per via delle sue intricate condizioni psicologiche. Ad oggi non è stata ancora identificata con certezza la causa del suo deterioramento mentale: ciò è dovuto allo scarso interesse che c’era per la psicologia nel Novecento, che faceva attribuire l’aggettivo “pazzo” a chiunque manifestasse comportamenti irragionevoli e insoliti, a discapito di una corretta diagnosi. La teoria più accreditata verte sulla schizofrenia, che in qualche modo può essere considerata il risultato della “personalità schizoide” dell’artista rilevata dal dottor David Davies nel 1966.


Wain si dedicò, infine, anche alla ceramica, realizzando una serie di gatti futuristi in tante versioni colorate.

Note

Note

[1]

  1. Accatino, Outsiders, p. 94