Diana Spencer

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Diana Spencer conosciuta anche come Lady D, donna iconica non solo per il suo matrimonio con l’attuale Re d’Inghilterra Carlo III, bensì perché ha rivoluzionato alcuni dei capisaldi del mondo come la moda, la famiglia reale e la politica.

Infanzia Lady Diana

Diana Spencer nacque il 1° luglio 1961 nel Norfolk a Sandringham, nei pressi della residenza di campagna della famiglia reale. Diana e le due sorelle più grandi Sarah e Jane erano predestinate a essere possibili spose di tre giovani principi inglesi. I genitori di Diana John Spencer, Frances Ruth Burke-Roche dopo la morte del loro terzo figlio speravano nella nascita di un maschio vista la nuova gravidanza, ma a nascere fu Diana; dopo questa gravidanza lo sconforto dei genitori di Diana era ben visibile e non si arresero fino a quando Diana non ebbe tre anni ovvero quando la Viscontessa partorì Charles Spencer. La mamma di Diana avendo partorito finalmente il figlio maschio, sentiva di essersi liberata da ogni responsabilità e per questo iniziò a passare molto tempo a Londra dove riuscì a trovare posto in una scuola materna per Charles e Diana. Il 10 aprile 1968 iniziò il divorzio tra i genitori di Diana, dove il padre cita Frances per adulterio già provato; infatti, lui vinse la causa e ottenne la custodia dei figli.[1] La carriera scolastica di Diana andò avanti con la sua passione per il nuoto e con l’interesse della sua baby-sitter dove l’aiutava a creare nuovi rapporti di amicizia oltre a quello con il fratello Charles. Con la separazione dei genitori ci furono senza dubbio momenti infelici, ma la maggior parte delle persone ricorda Diana come una bimba felice ma un po’ viziata. Una graziosa ragazzina inglese di buone maniere di alta borghesia, destinata a passare senza difficoltà da un collegio a una scuola di comportamento. Diana amava leggere romanzi d’amore e aveva un sogno molto simile a quello di altre ragazzine, e cioè sposare qualcuno che l’amasse veramente e che lei ricambiasse veramente. Nel 1973 Diana cambiò scuola seguendo le sorelle alla West Heath, una piccola scuola privata che ospitava circa centoventi ragazze. Durante il suo primo trimestre si comportò in modo alquanto prepotente, ma subì poi lo stesso trattamento da alcune ragazze più grandi. Diana rischiò diverse volte l’espulsione, e presto le sue insegnanti scoprì che aveva un disturbo della concentrazione. L’insegnante di musica di Diana, riteneva che quel disturbo provenisse da diversi fattori, partendo dai problemi familiari.[2] In quel periodo Diana continuò a vedere regolarmente il principe Andrea e il principe Edoardo a Norfolk. La famiglia Spencer immaginava una relazione futura tra Diana e il principe Andrea e in un certo periodo ci fu anche una corrispondenza. Nell’aprile del 1975 il nonno di Diana morì all’età di 83 anni e alla fine Althorp passò nelle mani del padre di Diana. Da un giorno all’altro John Spencer divenne conte e i suoi figli lord e lady. [3]

Carlo e Diana

Diana idolatrava il principe Carlo dall’età di tredici o quattordici anni, molte ragazzine della sua età erano destinate a ottimi matrimoni e il principe Carlo era il miglior uomo a quale poter aspirare. Diana poteva vantare il fatto che sua sorella e il principe Carlo avevano una corrispondenza. Il primo incontro tra Carlo e Diana è avvenuto nel novembre del 1977 quando Diana aveva sedici anni e Carlo ebbe un invito per andare ad Althorp, e fu lì che si incontrarono per la prima volta e il principe rimase colpito. Il 27 agosto 1979 venne ucciso lo zio di Carlo Lord Mounbatten e Diana seguì i funerali di stato dove Carlo era visibilmente sconvolto per l’accaduto. Carlo e Diana si incontrano per la seconda volta a Cowdray Park, per una partita di polo dove Carlo giocava per Les Diables Bleus. Dopo la partita Carlo e Diana si incontrarono e lei consolò il principe per la recente perdita dello zio di Carlo, lui rimase molto colpito dalla compassione che Diana gli aveva mostrato e per questo lei riceve un primo invito per una rappresentazione della Requiem seguita da una cena a Buckingam Palace. Dopo diversi appuntamenti, Diana inizia a rendersi conto che la sua popolarità stava aumentando e non solo, anche i pettegolezzi che scrivevano i tabloid inglesi la preoccupavano come ad esempio quelli su relazione tra Camilla Parker Bowles e il principe Carlo. La corrispondenza tra Carlo e Diana continua, e la famiglia reale inizia ad essere impaziente, e così il principe si rifugiò in Svizzera per trarre delle conclusioni sulla situazione con Diana e al suo ritorno il 6 febbraio, Carlo fece la proposta di matrimonio a Diana che accetta immediatamente. Diana scelse un anello in oro bianco con 14 diamanti disposti attorno a un grosso zaffiro di 12 carati, Dal 2010 il gioiello è al dito della duchessa di Cambridge Kate Middleton, moglie del primogenito di Diana, il principe William.[4] Per tutta la settimana sia l’ABC che la NBC trasmisero i loro programmi del mattino dall’Inghilterra. La BBC garantì una diretta in settantaquattro Paesi del mondo per un pubblico di 750 milioni di persone. La principessa è stata la prima donna inglese a sposare un erede al trono per 300 anni. La sposa indossava un abito in taffetà di seta con uno strascico di 25 piedi disegnato dagli Emanuel, il suo velo era tenuto in posizione dalla tiara di diamanti della famiglia Spencer e portava un bouquet di gardenie, mughetti, fresie bianche, rose dorate, orchidee bianche e stephanotis. Nel 21 giugno 1982, Diana diede alla luce William nel St Mary Hospital, a Paddington e nello stesso ospedale due anni dopo il 15 settembre 1984 venne alla luce Henry Charles Albert David. Il 9 dicembre 1992, il primo ministro britannico John Major comunicò la decisione del principe e della principessa di Galles di separarsi consensualmente. Un mese dopo, nel gennaio 1993, l'intera vicenda del "Camillagate" fu resa pubblica dalla la stampa, mentre il 3 dicembre dello stesso anno Lady Diana annunciò il suo ritiro dalla vita pubblica. Il 29 giugno 1994 con un’intervista, Carlo rivelò il suo tradimento con Camilla Parker-Bowles, precisando che la loro relazione era iniziata solo nel 1986, quando il suo matrimonio con Diana era già finito. [5] Nella stessa serata dell'intervista, Diana partecipò a un evento presso la Serpentine Gallery organizzato dalla rivista Vanity Fair. L'attenzione mediatica si concentrò sul suo abito di seta nera estremamente corto, ideato dalla stilista Christina Stambolian e soprannominato "Vestito della vendetta, Nel 1997, l'abito fu messo all'asta e venduto per 74.000 dollari. [6] Nel dicembre del 1992, venne comunicata la decisione di separazione tra il principe e la principessa del Galles. La principessa scelse di stabilire la sua residenza e il proprio ufficio a Kensington Palace, mentre il principe si trasferì a St James's Palace, mantenendo la sua residenza a Highgrove.

Nel novembre 1995, la principessa concesse un'intervista televisiva in cui espresse la propria infelicità nella vita personale e i pesi legati al suo ruolo pubblico. Il divorzio tra il principe e la principessa fu ufficializzato il 28 agosto 1996.

Diana icona

Dal suo fidanzamento con il principe di Carlo fino alla sua morte nel 1997, Lady Diana è stata un'importante presenza sulla scena mondiale, venendo spesso descritta come "la donna più fotografata del mondo". Diana è conosciuta ovunque per la sua compassione, il suo stile, il suo carisma, nonché per le numerose opere di beneficenza a favore dei più sfortunati e per il suo matrimonio con il principe Carlo. Diana idolatrata per i suoi abiti raffinati e moderni al tempo stesso ma soprattutto per i suoi aiuti umanitari. La personalità della principessa aveva un grande effetto sulla gente. Nel 1987 Diana strinse la mano di un malato di Aids, inaugurando il primo ospedale in Inghilterra dedicato a tale malattia. Negli anni a seguire la principessa combatterà contro le mine antiuomo e per i diritti umani, mettendosi al servizio dei deboli e all’aiuto dei sofferenti, ormai libera dal protocollo di corte. Diana aveva sviluppato una nuova immagine di sé stessa, come modella più influente nell’industria dell’abbigliamento del Regno Unito. Portò glamour alla casa reale, in un’epoca in cui il glamour era la grande novità, comparvero intere riviste interamente dedicate alla famiglia reale inglese, che vendevano bene, e ben oltre i territori inglesi e del Commonweallth. In numerosi eventi ai quali Carlo e Diana dovevano partecipare, Diana saltellava a ritmo di musica e appariva come «Regina della moda». Uno degli abiti più famosi di Diana è il Travolta dress. L'abito da sera in velluto blu scuro si chiama così perché indossato da Diana per una cena alla Casa Bianca, dove durante la serata è stata invitata a ballare da John Travolta.

AIDS

Negli anni '80, l'HIV e l'AIDS terrorizzavano il mondo. A peggiorare una situazione c'era una gran quantità di disinformazione. Nell'aprile del 1987, la principessa Diana inaugurò il primo reparto dedicato esclusivamente ai pazienti affetti da HIV, all'ospedale Middlesex di Londra. Davanti alle telecamere dei media di tutto il mondo, la principessa Diana strinse la mano a un paziente affetto da HIV senza indossare i guanti. Quell’anno nel Regno Unito c’erano stati 731 casi confermati di AIDS e 377 morti a cui Lady Diana non poté restare indifferente. La principessa, che aveva un potere immenso sulla stampa, utilizzò la sua immagine pubblica per portare l’attenzione su questa problematica sociale e sensibilizzare l’opinione della gente. Sfidò così il luogo comune per cui l'HIV si può trasmettere anche con un semplice tocco, un preconcetto che portava molte persone a tenere a distanza i malati. [7]

Mine antiuomo

Bill Deedes, veterano del «Daily Telegraph» si dedicava alla questione delle mine antiuomo dal 1991. Le mine erano state deposte a milioni sin dalla Seconda guerra mondiale; molto spesso quando gli eserciti se ne andavano, le mine restavano, a uccidere o mutilare civili e rendere inutilizzabile la terra coltivabile. La principessa ha lavorato incessantemente per far conoscere uno dei grandi problemi globali: le mine antiuomo, soprattutto facendo emergere le storie di coloro che sono rimasti feriti e menomati a causa delle mine abbandonate dopo la fine della guerra. Dopo aver visitato un campo minato in Angola nel 1997, Diana ha lavorato a stretto contatto con HALO Trust[8] , un’organizzazione che si occupa di rimuovere le macerie dopo le guerre, con particolare attenzione alle mine antiuomo.

Morte

La mattina del 30 agosto Diana in compagnia di Dodi Al Fayed si spostò a Parigi, le guardie del corpo ebbero poco tempo per organizzare tutti gli spostamenti in sicurezza, infatti, arrivati all’aeroporto Le Bourget trovarono numerosi fotografi ad aspettarli, e da quel momento furono sempre seguiti. Arrivati all’hotel Ritz, Dodi aveva già programmato che a fine serata sarebbero tornati nel suo appartamento e aveva pensato ad un piano per ingannare i fotografi che consisteva nel fare uscire una macchina con le valige e le guardie del corpo dall’ingresso principale e loro sarebbero usciti da un ingresso secondario con l’unica guardia del corpo Henri Paul, rinomato per essere un bevitore abituale. Questo piano infrangeva molti protocolli di sicurezza. A mezzanotte e venti Diana e Dodi uscirono dal Ritz, ma alcuni fotografi iniziarono a insospettirsi e infatti trovarono la loro uscita. Saliti in macchina Henri Paul percorse strade senza semafori a velocità molto alta di circa cento chilometri orari in tratti in cui il limite era di cinquanta. L’itinerario consisteva nel passare prima in una strada a doppia corsia lungo il fiume e poi prendere la galleria sotto Place d’Alma che era un punto molto pericoloso dove negli ultimi anni si erano verificati numerosi incidenti perché quella strada ha un’improvvisa pendenza e subito una curva a sinistra. [9] All’interno della galleria Henri Paul sterzò bruscamente a sinistra ad una velocità di circa centocinquanta chilometri orari e si schiantò al tredicesimo pilone in cemento armato. Dai rilievi della polizia si evinse che non c’erano segni di frenata e che nessuno dei passeggeri aveva indossato la cintura di sicurezza. Morirono quasi tutti sul colpo, Diana venne portata all’ospedale solo dopo diverso tempo che servì per liberarla dalle lamiere. La principessa è stata portata all'ospedale La Pitie Salpetrière, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico d'urgenza di due ore prima di essere dichiarata morta. Alle quattro del mattino l’equipe medica annunciò la morte di Diana e la notizia iniziò a diffondersi in tutto il mondo. Dodi Fayed, e l'autista del veicolo sono morirono sul colpo, mentre una guardia del corpo rimase gravemente ferita. La salma di Diana fu successivamente rimpatriata nel Regno Unito la sera di domenica 31 agosto da un aereo BAe 146 del Royal Squadron. Il Principe di Galles e le sorelle maggiori della Principessa, Lady Sarah e Lady Jane, accompagnarono la bara della Principessa nel suo viaggio di ritorno per il funerale. Dopo il servizio funebre, la bara fu portata su strada alla tenuta di famiglia ad Althorp per una sepoltura privata. La principessa fu sepolta in terra santificata su un'isola al centro di un lago ornamentale. [10]

Note

  1. Tim Clayton e Phil Craig, Diana Spencer. La principessa del popolo p. 15
  2. Tim Clayton e Phil Craig, Diana Spencer. La principessa del popolo p. 21
  3. Tim Clayton e Phil Craig, Diana Spencer. La principessa del popolo p. 24
  4. Anello fidanzamento Diana. Kate Middleton e l’anello di fidanzamento di Diana (regalato da Harry) | Vanity Fair Italia
  5. Tim Clayton e Phil Craig, Diana Spencer. La principessa del popolo p. 209
  6. Abiti Lady Diana: tutti i look più belli | Cosmopolitan, Revenge Dress
  7. Royal Family News: Lady Diana rivoluzionò l’opinione sull’AIDS , Diana e i malati di AIDS
  8. La Principessa Diana e le sue battaglie sociali per i più bisognosi , Diana e le mine antiuomo
  9. Tim Clayton e Phil Craig, Diana Spencer. La principessa del popolo cap. 18-19
  10. Royal Family News, Sepoltura Lady D

Bibliografia