L'arte della guerra

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L’arte della guerra è un antico trattato di strategia militare cinese che venne messo in forma scritta da un gruppo di generali della Cina settentrionale fra il IV e il V secolo a.C. È utile per affrontare i problemi della vita, come negli affari, per chi vuole battere la concorrenza, nella guerra e nello sport. Aiuta a scegliere le nostre battaglie e identificare il momento più adatto per agire e pianificare delle strategie.

Rapporto con Sun Tzu

L'autore dell'Arte della guerra viene tradizionalmenete identificato con il generale Sun Tzu. tuttavia, è probabile che l'opera sia stata messa in forma scritta dopo la sua morte, nel periodo degli stati combattenti.[1] Sun Tzu fu un personaggio storico realmente esistito vissuto tra il VI e il V secolo a. C. fu sia un generale che uno stratega. Oltre che ad essere l’autore del famoso trattato L’arte della guerra venne conosciuto anche come contemporaneo del filosofo Confucio (grande maestro, filosofo della Cina antica e padre del Confucianesimo). Nacque in Cina nel 544 a.C, nello Stato di Qi, proveniva da una famiglia di origine aristocratica militare e in base a degli studi sembra che abbia appreso le tecniche della guerra dal nonno, nel periodo in cui regnava la dinastia Zhou, sotto la quale la Cina era devastata da una lotta costante tra i diversi principati e non c’era alcuna unità centralizzata. Edith Sánchez, Sun Tzu, biografia di uno stratega, 22 marzo 2023


È possibile ritenere che Sun Tzu si sia trasferito al Sud del paese nel 517 a. C (periodo conosciuto come periodo degli stati combattenti) stabilendosi nello Stato di Wu assumendosi la carica di generale. Grazie ai suoi principi sulla guerra, dunque alla sua filosofia, affrontò e vinse molte battaglie contro eserciti sia più potenti che più numerosi del suo, andando a dimostrate che la dimensione e la forza del proprio esercito non è importante bensì, l’unica cosa che conta e che ne va a determinare la vittoria o la sconfitta, è la strategia che viene applicata sul campo di battaglia. Infatti una delle caratteristiche principali del trattato è che è stato scritto dal punto di vista del perdente e non dal punto di vista del vincitore.[2]

Origini

Questo scritto, conosciuto anche come il nome dell’autore Sun Tzu, è il più famoso, antico e classico testo militare cinese che sia mai esistito. Nacque dagli insegnamenti di Sun Tzu che vennero tramandati per generazioni sia all’interno della sua famiglia o all’interno di un piccolo gruppo di allievi militari. Queste strategie con il passare del tempo vennero riviste che diffuse in maniera sempre più ampia fino a quando il testo originario non venne rivisto da un suo famoso discendente Sun Pin (come si presuppone), che ne utilizzò larghe porzioni nella redazione dei suoi Metodi Militari.

L'elaborazione delle tattiche

La maggior parte del territorio in cui viveva Sun Tzu era occupato da una pianura alluvionale formata dal fiume Yangtze e qualche piccola collina. Il 15% della sua regione era formata da un insieme di laghi, acquitrini, fiumi e paludi che vennero considerati, dal punto di vista militare, come degli ostacoli ma non dal punto di vista di Sun Tzu che li reputò come delle ispirazioni, che lo andarono a stimolare e ad elaborare tutte le sue tattiche basate sulle diverse configurazioni del terreno. [3]

Traduzioni

In Occidente questo scritto fu tradotto sia in francese, pubblicato nel 1772 dal gesuita [4] Jean Joseph Marie Amiot [5], sia in inglese, ma solo parzialmente, da un ufficiale britannico [6] nel 1905 col titolo The book of the War, la prima versione integrale fu compiuta nel 1910.

Il Sun Tzu divenne famoso solo negli ultimi Cinquant’anni, per il fatto che è molto breve e dispone di diversi principi che tutt’oggi sono ancora utili, perché ci insegnano come affrontare qualunque conflitto a cui ci sottoponiamo sconfiggendo così il nostro nemico senza necessariamente combattere.

Traduzione inglese del 2001

Una traduzione moderna in inglese è stata realizzata nel 2001 dal gruppo di traduzione Denma; questa traduzione è stata usata per la traduzione italiana pubblicata da Mondadori nel 2003. Il cinese classico, rispetto alla lingua moderna, è di lettura più lenta. La maggior parte del testo è composta da frasi di quattro parole, che alternano con costruzioni più libere a volte viene usata la rima (che nella traduzione viene indicata con il simbolo ~). La traduzione non ha cercato di riprodurre tutte le caratteristiche dell'originale ma ha tentato di usare le convenzioni dell'inglese per riprodurre alcuni effetti. Per il testo, i traduttori si sono affidati a un manoscritto dell'inizio del II secolo a.C. Questo manoscritto viene considerato particolarmente vicino alla tradizione orale e mostra una logica militare più profonda rispetto ai testi standard. I traduttori hanno invece evitato di fare riferimenti più tardi.

Trama

Il Sun Tzu in insegna come gestire in modo corretto ed efficace un conflitto senza aggredire nessuno, le sue strategie possono essere applicate non solo in ambiente militare, ma a chiunque cerchi di evitare qualunque tipologia di conflitto evitando l’aggressione. Questo scritto parte da una verità piuttosto comune: Il conflitto è una parte integrante della vita umana che si trova ovunque, sia dentro che intorno a noi certe volte è possibile evitarlo ma altre è necessario affrontarlo in modo diretto.

Per gestire un conflitto è necessario prima partire dalla conoscenza di noi stessi e degli altri, per esempio, come quando una madre cerca di fare addormentare il proprio figlio che non vuole andare a dormire. La conoscenza di noi stessi parte prima dalla conoscenza della nostra mente per poi passare alla consapevolezza di quali siano le nostre forze quando sono al massimo, di conseguenza è necessario anche conoscere l’altra persona in modo tale da catturare la sua attenzione.

Per imparare a gestire in modo diretto un conflitto è necessario saperlo controllare all’interno del nostro habitat senza ignorarlo oppure arrendersi. Per imparare a comprendere e assorbire bene tutti gli insegnamenti, essendo un libro vecchio e lontano dal nostro modo di pensare viene proposto l’esempio del saggio comandante [7] a cui Sun Tzu si rivolge, facendo capire che ognuna delle sue qualità è presente in ognuno di noi e per riconoscerle basta individuare tutte quelle persone che mantengono un’aura tranquilla intorno a se, oppure che sono pieni di infinite risorse, dunque per cercare la fonte di potere del saggio comandante è necessario solamente essere se stessi e a nostro agio con la nostra identità e più la persona è rilassata maggiore sarà il potere che manifesta. La frase “conquistare intero e intatto il nemico” che viene molto ripetuta nel libro, è molto importante perché in uno scontro si deve essere in grado di lasciare intatte sia le nostre risorse che quelle dell’avversario, lasciando così in vita un qualcosa su cui poter costruire, visto che la distruzione lascia solamente la scia del caos sia per gli sconfitti che per il conquistatore, dunque è necessario capire che la vera vittoria non sta nel conquistare solamente il nemico andando a distruggere tutto, ma una vera vittoria sta nel rispettare l’umanità del nemico andando così a evitare un ulteriore conflitto. Il termine conquistare non si riferisce all’uso della forza per far vedere chi è il più forte, ma bensì nel cercare di preservare alcune potenzialità cercando così di non escludere nessuna possibilità, compreso il benessere degli altri portando così alla vittoria senza aver sprecato delle risorse in modo inutile.

Struttura

È diviso da tredici capitoli, uno dei pensieri principali di tutta l'opera è che la condotta della guerra si basa sull’inganno, ovvero è tenere una condotta opposta alle proprie reali intenzioni.[8] Oltre che ad essere composto da tredici capitoli, viene suddivisoin tre parti, dove nella prima parte vengono elencati e spiegati tutti e tredici capitoli presenti nel trattato originario. Nella seconda parte viene rivelato il metodo per sconfiggere il nemico, capendo prima sia la terminologia che il significato del trattato entrando così nella sua logica. Per questo vengono richiamati tre saggi, il primo spiega come il Sun Tzu consideri il mondo un insieme unitario, il secondo saggio descrive la sua persona andando a creare un'immagine della saggezza mentre l'ultimo saggio fa riferimento al collegamento con la tradizione facendoci capire che i suoi insegnamenti non si sono estinti. Nella terza parte viene presentato un commentario ricco di informazioni per riflettere sul Sun Tzu. [9]

Citazioni

Prima parte

capitolo 4 (La forma)

“Si può sapere come vincere, senza necessariamente vincere”

capitolo 6 (Il pieno e il vuoto)

“La vittoria può essere usurpata”

Significato: Persino un nemico superiore numericamente può essere indotto a non combattere.

Seconda parte

Conquistare intero e intatto il nemico (apprendere lo shih)

Un risultato superiore consiste nel catturare intero e intatto uno Stato nemico.

Distruggendolo costituisce un risultato inferiore

Il saggio comandante (sfruttare il caos)

Non è abile chi prevede una vittoria che chiunque potrebbe conseguire.

Vincere una battaglia universalmente considerata difficile non è vera abilità

Terza parte

Capitolo 1 (valutazioni strategiche)

Il Tao è ciò che induce il popolo a condividere lo stesso obiettivo del governante,

Al punto di non darsi pena di vita o morte, pur di non deluderlo

Bibliografia

Sun Tzu, L'arte della guerra, Milano, Mondadori, 2021

https://www.pensierocritico.eu/sun-tzu-tra-strategia-e-tattica.html

https://lamenteemeravigliosa.it/sun-tzu-biografia-di-uno-stratega/

https://www.britannica.com/biography/Sunzi

https://www.thewisemagazine.it/2018/11/10/larte-della-guerra-di-sun-tzu-un-classico-degli-studi-strategici/

Note

  1. Encyclopaedia Britannica, Sunzi, 24 febbraio 2024. https://www.britannica.com/biography/Sunzi
  2. https://lamenteemeravigliosa.it/sun-tzu-biografia-di-uno-stratega/
  3. https://www.pensierocritico.eu/sun-tzu-tra-strategia-e-tattica.html
  4. Gesuita: Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù. https://www.treccani.it/vocabolario/gesuita/
  5. Jean Joseph Marie Amiot fu un gesuita missionario in Cina, nato a Tolone l'8 febbraio 1718, morto a Pechino fra l'8 e il 9 ottobre 1793. https://www.britannica.com/biography/Jean-Joseph-Marie-Amiot
  6. Lionel Giles (ufficiale britannico) fu un orientalista, scrittore e filosofo 1875 – 1958. https://www.wikiwand.com/it/Lionel_Giles
  7. Il saggio comandante Incarna la vecchia visione del testo. Testo di riferimento
  8. https://www.thewisemagazine.it/2018/11/10/larte-della-guerra-di-sun-tzu-un-classico-degli-studi-strategici/
  9. Sun Tzu, L'arte della guerra, Milano, Mondadori, 2021