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Gaio Giulio Cesare
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==Opere== Cesare è l'autore di due opere fondamentali per la storia della letteratura latina e occidentale: il ''De bello Gallico'' e il ''De bello civili''. Nelle due opere, parlando di sé in terza persona, Cesare descrive le proprie imprese militari in Gallia e durante la guerra civile. Il ''De bello Gallico'' è un esempio di prosa latina classica, con un linguaggio semplice e chiaro che è stato studiato e ammirato per secoli. Il ''De bello civili'' è un esempio di prosa latina repubblicana, con un linguaggio più complesso e ricco di dettagli. ===De bello Gallico=== L'opera è divisa in otto libri, uno per ogni anno di guerra. Il primo libro inizia con una descrizione della Gallia, dei suoi abitanti e delle loro usanze. Cesare descrive la Gallia come un territorio vasto e vario, abitato da popolazioni diverse, con lingue, culture e tradizioni differenti.<ref>''Le guerre in Gallia'', libro primo.</ref> Nel secondo libro, Cesare parla della sua prima campagna in Gallia, che lo porta a conquistare la Gallia Belgica.<ref>''Le guerre in Gallia'', libro secondo.</ref> Nel terzo libro, Cesare affronta la rivolta dei Nervii, una popolazione gallica che aveva inizialmente accettato la sovranità romana.<ref>''Le guerre in Gallia'', libro terzo.</ref> Nel quarto libro, Cesare conquista la Gallia Aquitania.<ref>''Le guerre in Gallia'', libro quarto.</ref> Nel quinto libro, Cesare affronta la rivolta di Vercingetorige, capo di una popolazione gallica, che era riuscito ad organizzare un esercito per resistere all'invasione romana.<ref>''Le guerre in Gallia'', libro quinto.</ref> Nel sesto libro, Cesare assedia Alesia, la capitale del regno di Vercingetorige.<ref>''Le guerre in Gallia'', libro sesto.</ref> Nel settimo libro, Cesare sconfigge definitivamente Vercingetorige e conquista la Gallia.<ref>''Le guerre in Gallia'', libro settimo.</ref> L'ottavo libro infine racconta la campagna di Cesare in Britannia nel 54 e nel 55 a.C.<ref>''Le guerre in Gallia'', ottavo libro.</ref> Il ''De bello Gallico'' è una fonte fondamentale per la storia di Roma e della Gallia. È un resoconto preciso e dettagliato delle campagne militari di Cesare, ma è anche un'opera di propaganda che mira a celebrare le imprese del generale romano. L'opera ha avuto un'influenza profonda sulla cultura europea. È stata tradotta in molte lingue e ha ispirato numerosi artisti, scrittori e musicisti. ===De bello civili=== Il ''De bello civili'' è un'opera di Gaio Giulio Cesare composta da tre libri che narrano gli avvenimenti riguardanti la guerra civile degli anni 49-48 a.C. Nel primo libro del ''De bello civili'', Cesare narra il suo passaggio del Rubicone e le sue prime vittorie contro i pompeiani. Nel secondo libro, narra la sua campagna in Italia, che lo portò alla conquista di Roma. Nel terzo libro, narra la sua vittoria nella battaglia di Farsalo<ref> ''Battaglia di Farsalo'' https://www.treccani.it/enciclopedia/farsalo_%28Enciclopedia-Italiana%29/.</ref>, che segnò la fine della guerra civile. Il ''De bello civili'' è un'opera di grande valore storico e letterario. È una fonte preziosa per conoscere gli eventi della guerra civile e le strategie militari di Cesare, che si presenta come un comandante capace e un leader carismatico. Le sue vittorie sono attribuite alla sua abilità militare e alla sua determinazione, mentre le sconfitte dei pompeiani sono attribuite alla loro incompetenza e alla loro mancanza di unità. Il ''De bello civili'' è anche un'opera di propaganda: Cesare vuole presentare la guerra civile come una lotta per la libertà e la democrazia, contro un senato corrotto e oligarchico. L'opera è quindi destinata a un pubblico romano, che Cesare vuole convincere della sua legittimità e del suo diritto di governare Roma. Il ''De bello civili'' è stato utilizzato come fonte storica da numerosi autori, tra cui Plutarco, Svetonio e Appiano.
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