Elon Musk: differenze tra le versioni
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Nel 2000 i sistemi di pagamento elettronico delle due aziende furono integrati e immessi sul mercato con il marchio PayPal e Musk ne divenne il presidente. | Nel 2000 i sistemi di pagamento elettronico delle due aziende furono integrati e immessi sul mercato con il marchio PayPal e Musk ne divenne il presidente. | ||
Levchin e Thiel trovarono sempre più difficile lavorare in questa unione e decisero di istituire un nuovo CEO. Elon manteneva dei ruoli di consulenza, ma il nucleo governativo venne spostato da X.com a PayPal. | Levchin e Thiel trovarono sempre più difficile lavorare in questa unione e decisero di istituire un nuovo CEO. Elon manteneva dei ruoli di consulenza, ma il nucleo governativo venne spostato da X.com a PayPal. | ||
Agli inizi del 2002 PayPal si quotò in Borsa e fu acquistata da eBay per 1 miliardo e mezzo di dollari. Musk ne ottenne 250 milioni e cercò poi un chiarimento con Levchin. <ref> Isaacson, ''Elon Musk'', | Agli inizi del 2002 PayPal si quotò in Borsa e fu acquistata da eBay per 1 miliardo e mezzo di dollari. Musk ne ottenne 250 milioni e cercò poi un chiarimento con Levchin. <ref> Isaacson, ''Elon Musk'', pp. 92-111 </ref> | ||
=== SpaceX === | === SpaceX === |
Versione delle 12:23, 31 gen 2024
Elon Musk è un imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense. Il suo obiettivo principale è quello di migliorare il futuro della terra e dell'umanità, attraverso attività come l’agenzia spaziale SpaceX e la casa automobilistica Tesla, impegnata nell’utilizzo di energia rinnovabile.
Vita
Elon Musk è nato a Pretoria, in Sudafrica, il 28 giugno 1971, da Maye Haldeman e Errol Musk. È il più grande dei tre fratelli: Kimbal, nato nel 1972 e Tosca, nata nel 1974. Trascorse la sua infanzia in Sudafrica, dove era presente la politica dell'apartheid e la violenza era parte integrante dell’apprendimento.
Musk riusciva a ricordare informazioni di natura tecnica con facilità e la madre decise di mandarlo a scuola un anno prima, dove subì bullismo. Frequentò la Pretoria Boys High School, dove fu selezionato per un corso di programmazione, in cui imparò alcuni linguaggi, per poi comprarsi un computer e imparare a programmare in tre giorni. Nel tempo libero si dedicava alla lettura di narrativa e saggistica, alla costruzione di piccoli razzi e iniziò qualche piccolo progetto imprenditoriale insieme ai cugini. Si dedicò poi alla programmazione, unendola alla sua passione per i videogiochi, creando un videogioco chiamato “Blastar”, con il quale venne pagato 500 dollari dalla rivista africana PC and Office Technology, che voleva pubblicare il codice sorgente.
Nel 1989 si trasferì in Canada, a Toronto, e nel 1990 si iscrisse alla Queen’s e cominciò a guadagnare denaro riparando i computer o costruendoli su ordinazione. Ottenne un tirocinio alla Banca della Nuova Scozia, dove gli venne affidato il compito di analizzare il portafoglio del debito della banca con il Terzo Mondo, per vedere quale valore vi si potesse trovare in seguito ad alcune insolvenze del debito sudamericano. Nel 1992 si iscrisse al terzo anno all'Università della Pennsylvania che gli offrì una borsa di studio e nel 1995 si laureò alla Penn con una doppia laurea di primo livello in Economia e in Fisica.
A questo punto Musk inizia a riflettere sulle cose che hanno un’influenza concreta per l'umanità, ponendo l’attenzione su internet, l’energia sostenibile e il volo spaziale. [1]
Vita privata
Elon Musk ha 10 figli perché ritiene che sia un dovere sociale per evitare l'estinzione. Nel 2004 con la prima moglie Justine Wilson, nascono due gemelli Xavier e Griffin e nel 2006 Saxon, Damian e Kai. La coppia divorzia nel 2008.
Nel 2010 si sposa con la modella Talulah Riley, da cui divorzia nel 2015.
Per un periodo si fidanza con Amber Heard, non accettata dai suoi amici e famigliari che la definivano tossica. Musk ha una tendenza per il caos e associa l'amore alla cattiveria a causa dell'esempio del padre. Dopo pochi mesi, Musk e Amber chiusero la storia.
Tra i 2017 e il 2018 inizia un periodo molto difficile in cui si alternano momenti di depressione ed energia maniacale. Musk inizia a considerarsi bipolare, ma rifiuta di farsi aiutare.
Nel 2018 inizia a frequentare la musicista Claire Boucher, in arte Grimes. Nel 2020 ebbe un figlio conosciuto come X, una lettera di riferimento per Elon Musk, sia per aziende che per i figli. Successivamente i due ebbero anche una femmina. Nel 2021 si separa da Grimes, rimanendo in rapporti amichevoli.
Nel 2021 Musk diventa padre di due gemelli da parte dell’amica e collega Shivon Zilis, che aveva un grande desiderio di maternità. [2]
Nel settembre 2023 è stato rivelato che Musk e Grimes, hanno avuto un terzo figlio, Tau Techno Mechanicus. [3]
Progetti
Zip 2
All'inizio del 1995, Musk e il fratello Kimbal decisero di fondere un elenco di attività commerciali con la possibilità di fare ricerche digitali al suo interno, cosicché l'utente potesse cercare l'azienda di cui aveva bisogno e ottenere le informazioni per contattarla. Le aziende avrebbero dovuto pagare per essere inserite nel servizio. Venne, quindi, creata la Global Link Information Network (GLIN), che successivamente cambiò il nome in Zip2.
Nel 1997 centoquaranta testate pagavano a Zip2 un canone d’uso del software che andava dai 1000 a 10.000 dollari. La società concesse in licenza il proprio software ai giornali in modo che questi potessero mettere le liste pubblicitarie a disposizione dei lettori.
Nel 1999 la Compaq Computer Corporation, che cercava di rendere il proprio motore di ricerca online più competitivo dei rivali Yahoo! e America Online, si offrì di acquistare Zip2 per 307 milioni di dollari. Musk decise però di orientarsi verso altro, ne uscì con 22 milioni di dollari e Kimbal con 15 milioni. [4]
Da X.com a PayPal
Nel marzo 1999 Musk decise di orientarsi verso il settore bancario e fondò X.com, investendo 12 milioni di dollari. L’obiettivo era quello di creare una società che fornisse tutto il necessario per ogni esigenza finanziaria.
Insieme a X.com inizò a crescere anche Confinity, di Peter Thiel e Max Levchin, che offriva un servizio di pagamento da persona a persona, denominato PayPal. Nel 2000 i sistemi di pagamento elettronico delle due aziende furono integrati e immessi sul mercato con il marchio PayPal e Musk ne divenne il presidente. Levchin e Thiel trovarono sempre più difficile lavorare in questa unione e decisero di istituire un nuovo CEO. Elon manteneva dei ruoli di consulenza, ma il nucleo governativo venne spostato da X.com a PayPal. Agli inizi del 2002 PayPal si quotò in Borsa e fu acquistata da eBay per 1 miliardo e mezzo di dollari. Musk ne ottenne 250 milioni e cercò poi un chiarimento con Levchin. [5]
SpaceX
Quando Musk inizia a orientarsi in campo spaziale, si trasferisce a Los Angeles, dove erano presenti la maggior parte delle industrie del settore. La sua idea iniziale era quella di creare un'azienda che aiutasse a dare maggiori finanziamenti alla NASA per poter andare su Marte. Andò a cercare un razzo a buon prezzo in Russia, senza però ottenere buoni risultati. Per questo decise di costruire da privato dei razzi in grado di lanciare satelliti e poi umani in orbita, fino a farli arrivare a Marte. Tra gli obiettivi c’era quello di rendere il volo spaziale più economico e più efficiente.
Nel marzo del 2002 fondò la sua azienda spaziale SpaceX (Space Explorations Technologies Corporation) e comprò la propria area dedicata di 120 ettari di terreno, la Rocket Development and Test Facility, in Texas. Perseguendo l’obiettivo di diminuire i costi, in qualche anno, l’azienda arrivò a produrre autonomamente il 70% dei componenti dei propri razzi. Nel 2008, dopo varie difficoltà e tre lanci fallimentari, Musk ricevette 20 milioni di dollari per finanziare il quarto lancio del razzo Falcon 1 che, il 28 settembre 2008, passò alla storia come il primo razzo costruito da un'azienda privata a entrare in orbita partendo da terra e portando un carico utile di 180 kg. La riuscita del lancio permise l’apertura a un futuro per le imprese spaziali degli imprenditori privati. Inoltre, SpaceX ottenne un contratto da parte della NASA di 1.6 miliardi di dollari per dodici missioni, andata e ritorno, verso la Stazione Spaziale Internazionale. Per mandare il razzo alla Stazione Spaziale venne progettato il Falcon 9, lanciato con successo a giugno del 2010. A meno di otto anni dalla sua fondazione e due anni dopo aver sfiorato la bancarotta, SpaceX era la migliore compagnia privata di razzi al mondo. [6]
Nel dicembre 2010 venne lanciata la Dragon, una navetta parzialmente riutilizzabile, che riuscì a compiere la sua prima missione in orbita a bordo di un Falcon 9. Successivamente le capacità della Dragon 1 sarebbero state ampliate dalla Dragon 2 con le sue variabili: la Crew Dragon, che avrebbe portato dei passeggeri umani in orbita terrestre e la Cargo Dragon, una versione potenziata della Dragon 1. Questi veicoli sono attivi ancora oggi e alla data Aprile 2022, vantano un totale di 33 lanci e 29 missioni presso la Stazione Spaziale Internazionale.
Alla fine del 2014 venne deciso che SpaceX avrebbe fabbricato e lanciato i propri satelliti per telecomunicazioni, portando a tutti gli effetti internet nello spazio. Nel 2015 venne annunciata la creazione di una nuova divisione di SpaceX denominata Starlink, il cui obiettivo finale era quello di creare una costellazione di quarantamila satelliti. Contemporaneamente, l’azienda iniziò a lavorare allo Starship, un razzo di 120 metri di altezza, equipaggiato con trentatré motori, che avrebbe potuto mandare in orbita un carico di oltre 150 tonnellate. Nel 2019, per poter finanziare e sviluppare contemporaneamente la Starship e il sistema Starlink, SpaceX annunciò che avrebbe licenziato il 10% dei suoi 6000 dipendenti. [7]
Nel 2020, con il razzo Falcon 9, due astronauti della NASA vennero portati alla Stazione Spaziale. Fu la prima volta che un'azienda privata mandava in orbita degli esseri umani. Il 20 Aprile 2023 venne effettuato il primo volo orbitale di prova del razzo Starship, che si staccò dalla rampa di lancio e arrivò abbastanza lontano da essere fuori dalla vista umana. [8]
Tesla
Nel 2003 l'imprenditore Martin Eberhard e l'ingegnere informatico Marc Tarpenning fondarono una nuova società, la Tesla Motors. Eberhard si accordò per usare in licenza i motori elettrici e la trasmissione della AC Propulsion, una piccola azienda di Tom Cage e Alan Cocconi. Musk fu nominato presidente del consiglio d'amministrazione e si occupò dei primi finanziamenti con 6.4 milioni di dollari, ma dopo alcune divergenze, in particolare con Eberhard, Elon divenne il CEO.
Nel 2008 iniziò un momento difficile: Tesla perdeva liquidità e i fondi erano finiti. Per questo, vennero utilizzati gli anticipi versati dai clienti per le prime macchine di Tesla, le Roadster, che non erano ancora state costruite. La situazione venne poi risolta grazie al denaro raccolto tra gli amici e i famigliari di Musk per pagare gli stipendi.
Nell'aprile 2013 venne annunciata la nascita di una nuova parte di Tesla, la Tesla Energy, che si sarebbe concentrata sul mercato della fornitura di batterie sviluppando due principali sistemi di accumulo, il Powerpack, per uso industriale e il Powerwall, per uso domestico.
Nel 2020 la fabbrica di Tesla a Fremont, in California, stava per diventare la più produttiva di tutta l'America, con oltre ottomila auto alla settimana. Nell'ottobre 2021 Tesla divenne la sesta azienda nella storia degli Stati Uniti a valere più di 1000 miliardi di dollari. Attualmente Tesla è la più grande produttrice di auto elettriche negli Stati Uniti e una delle più rivoluzionarie. [9]
Nel 2022 Musk chiese al suo personal manager Jared Birchall di iniziare a comprare le azioni di Twitter, diventando così membro del consiglio di amministrazione. Nello stesso anno, decise poi di comprare la piattaforma per 4 miliardi di dollari, con l’obiettivo di creare un’applicazione che offrisse servizi finanziari e grandi contenuti, contribuendo allo stesso tempo a salvare la democrazia. [10]
Musk decise di introdurre un abbonamento chiamato "Twitter Blue" che avrebbe dato i segni di spunta blu, usati per contraddistinguere gli account verificati. Essi erano già disponibili per le celebrità e funzionari che avevano seguito un procedimento o avevano esercitato la propria influenza. L'idea di Musk era che chiunque volesse, poteva avere la spunta blu con un pagamento mensile. Twitter Blue sarebbe servito per molti scopi, in primo luogo avrebbe diminuito i bot, perché sarebbe stato concesso un solo account verificato per ogni carta di credito e numero di telefono. Inoltre, avrebbe inserito le informazioni della carta di credito dell'utente nel sistema, permettendo un giorno a Twitter di diventare l'ampia piattaforma di servizi finanziari e pagamenti immaginata da Musk. Quando venne lanciato Twitter Blue ci fu un problema: migliaia di truffatori cercarono un modo per ingannare il sistema di verifica, ottenere la spunta blu e poi cambiare il proprio profilo per impersonare qualcun altro. Molti si finsero politici famosi o inserzionisti. Per questo motivo dopo un giorno dall'uscita, Twitter Blue venne sospeso per alcune settimane. [11]
Twitter è stato per Elon Musk uno degli strumenti più potenti per diffondere le sue opinioni e i suoi messaggi.
Nel luglio 2023 Musk ha deciso di cambiare il nome della piattaforma in “X”. [12]
Successi imprenditoriali
Nel 2021 Tesla raggiunge il valore di mercato di 1000 miliardi di dollari e SpaceX si distingue come la prima azienda privata a mandare un equipaggio di civili in orbita.
Nel 2022 Musk viene eletto da molte riviste come la "Persona dell'Anno" e diventa l'uomo più ricco del mondo, con un patrimonio personale di 304 miliardi di dollari. [13]
Note
- ↑ Isaacson, Elon Musk, p.39-76
- ↑ Isaacson, Elon Musk, pp.488-492
- ↑ Jack Guy, Elon Musk confirms he and Grimes have had a third child and its name is as unusual as you’d expect
- ↑ Isaacson, Elon Musk, pp.78-85
- ↑ Isaacson, Elon Musk, pp. 92-111
- ↑ Isaacson, Elon Musk, p.222-229
- ↑ Chris Mcnab, Elon Musk. Innovatore, imprenditore e visionario, pp. 57-96
- ↑ Isaacson, Elon Musk, p.727-736
- ↑ Isaacson, Elon Musk, p.131-136
- ↑ Chris Mcnab, Elon Musk. Innovatore, imprenditore e visionario, pp. 126
- ↑ Isaacson, Elon Musk, p.641-652
- ↑ Lauren Feiner, Musk explains why he’s rebranding Twitter to X: It’s not just a name change
- ↑ Isaacson, Elon Musk, p.483-486
Bibliografia
- Lauren Feiner, Musk explains why he’s rebranding Twitter to X: It’s not just a name change, <<CNBC>>, 25 luglio 2023
- Jack Guy, Elon Musk confirms he and Grimes have had a third child and its name is as unusual as you’d expect, <<CNN>>, 11 settembre 2023
- Walter Isaacson, Elon Musk, Milano, Mondadori, 2023
- Chris Mcnab, Elon Musk. Innovatore, imprenditore e visionario, Roma, Gremese Editore, 2023